Alfredo Campagna, presidente del Municipio XIV per il Movimento 5 Stelle, è arrivato al primo posto nella graduatoria interna nell’Azienda trasporti di Roma (Atac) per l’assunzione di 15 capitreno sulla linea ferroviaria Roma-Viterbo. Il concorso era stato annullato alla fine dello scorso giugno dall’allora direttore generale Marco Rettighieri per sospette anomalie e ora torna a far discutere. A portare a compimento la procedura e comunicare i 15 nomi in graduatoria è stato l’amministratore unico Manuel Fantasia, con una disposizione firmata il 16 dicembre. Il Partito democratico chiede chiarezza e attacca: “A cinque mesi di distanza ci chiediamo quali fatti nuovi siano intervenuti per considerare valido e trasparente l’iter già revocato”, ha detto il presidente della commissione capitolina Trasparenza Marco Palumbo.
A dare notizia della vicenda è stato il sindacato Faisa Confail Lazio. “Dopo tutto questo caos che sta succedendo a Roma – ha dichiarato il segretario Claudio De Francesco – i manager di Atac nominati dalla giunta stessa fregandosene di tutto pensano a fare delle nomine. È uscita la graduatoria del concorso interno per i capitreno della Roma-Viterbo che l’ex dg Rettighieri annullò e portò in procura. E la cosa ancora più sorprendente, è vedere al primo posto della lista un esponente della maggioranza che guida il Campidoglio, per di più una persona che ha incarichi amministrativi guidando un municipio”. De Francesco ha quindi concluso: “A questo punto o il concorso viene nuovamente annullato, oppure viene il sospetto che avesse ragione l’allora dg Rettighieri a fermare la procedura per possibili anomalie“.
All’attacco le opposizioni. “Trasparenza per trasparenza, onestà per onestà. Bisogna subito fare chiarezza sul concorso interno dell’Atac. Ora più che mai, non può essere ignorato l’allarme lanciato dall’ex dg Rettighieri su presunte anomalie”, ha commentato Stefano Pedica del Pd. Il commissario dem Palumbo ha annunciato che “vista l’eccezionalità dell’accaduto”, convocherà “una seduta straordinaria della commissione Trasparenza nei giorni tra il Natale e il capodanno”. “Tale decisione è stata presa anche in forza della denuncia del sindacato Faisa Confail Lazio che avverte nella disposizione del nuovo Dg l’ipotesi di parzialità verso esponenti dell’attuale maggioranza capitolina”.