Massimo Scarpat, in arte "Max Scar", era già finito in manette a fine novembre per una vicenda simile. Le sostanze provenivano dall'Olanda
Le sostanze arrivavano dall’Olanda e venivano spacciate nei festini tra omosessuali a Milano. Sono stati i carabinieri Un giro di droghe utilizzate nei festini tra omosessuali. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri di Abbiategrasso che nei giorni scorsi hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere per spaccio di stupefacenti. Tra i destinatari dei provvedimenti c’è anche Massimo Scarpat, in arte “Max Scar”, il pornoattore pugliese di 34 anni che già a fine novembre era stato arrestato dai militari del Nas per un’altra vicenda di droga simile nel Milanese. Scarpat era infatti stato sorpreso mentre ritirava un plico proveniente via posta dall’Olanda contenente 11 grammi (pari a 100 dosi) di una nuova sostanza stupefacente sintetica del tipo PV8, un eccitante molto pericoloso, una sorta di Viagra molto più potente.
Le sostanze al centro delle indagini degli investigatori di Abbiategrasso, guidati dal comandante Antonio Bagarolo, sono la Mpdv (anche chiamata “Madonna dei poveri” o “Madonna di Pavia”) e la Apvp, entrambe droghe sintetiche dall’aspetto di cristalli che vengono utilizzate nei festini gay per attenuare il dolore fisico provocato da alcune pratiche come il “fisting”. L’inchiesta ha avuto due tranche, la prima tra marzo e settembre 2015, la seconda nel luglio scorso. Era partita seguendo un uomo di 53 anni che consegnava vino a domicilio e che, in realtà, assieme all’alcol portava cocaina. I militari hanno individuato il suo capo, un uomo di 54 anni che si faceva inviare droga sintetica dall’Olanda per rivenderla soprattutto a due spacciatori: Scarpat e un commerciante di 41 anni, entrambi frequentatori della comunità omosessuale e fornitori dei festini casalinghi che iniziavano venerdì e terminavano il lunedì.
L’organizzazione avveniva tramite chat dedicate. Durante le indagini sono stati accertati diversi casi di emorragia provocata dalla pratica estrema. La droga era comprata dall’Olanda a 30-40 euro al grammo e rivenduta a Milano a 100 euro. Al 41enne è stato sequestrato anche un flacone di Ghb, la cosiddetta droga dello stupro.