Si tratta di un nomade del campo di via Salviati, vicino al luogo dove è stato sbalzato da un treno il corpo di Zhang Yao. La polizia è sulle tracce di un'altra persona
C’è una svolta nelle indagini sulla morte della studentessa cinese di 20 anni, Zhang Yao, derubata e travolta da un treno nei pressi della stazione di Tor Sapienza di Roma lo scorso 5 dicembre mentre inseguiva i suoi scippatori. Gli agenti della Squadra mobile, sezioni omicidi, hanno fermato un ventenne accusato del furto con strappo della borsa. Si tratta di R. G., 20 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio. Un sedicenne, S. M., incensurato, è indagato in stato di libertà.
I due abitano nel campo nomadi di via Salviati che si trova vicino al luogo dove è stato sbalzato il corpo della studentessa di 20 anni, ritrovato solo il 9 dicembre scorso. Secondo quanto fa sapere la polizia, i due sono “gravemente indiziati di essere i responsabili, in concorso con altra persona, del furto con strappo della borsa” di Zhang Yao. Gli agenti sono sulle tracce della terza persona che avrebbe partecipato al furto.
Nel corso delle indagini condotte dalla polizia nel campo nomadi per individuare gli autori dello scippo, il cerchio si è stretto intorno ai due giovani. Sono stati portati negli uffici della Squadra mobile dove sono stati interrogati dai pubblici ministeri. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, lo scippo della borsa è avvenuto dentro la stazione di Tor Sapienza. La studentessa ha inseguito i tre ladri ed è stata poi travolta da un treno dopo essersi fermata sui binari per alcuni minuti perché aveva perso di vista gli scippatori.