Il provvedimento presentato a Castel San Giovanni verrà approvato nei primi mesi del 2017, assicura il sindaco. Non si tratterà, comunque, di un via libera totale: il regolamento prevede alcuni vincoli
Gli animali in ufficio insieme ai loro padroni. Il singolare provvedimento, che permetterà ai dipendenti comunali di portare sul luogo di lavoro i propri amici a quattro zampe, è stato presentato in Comune a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza e verrà approvato nei primi giorni del 2017. Lo ha assicurato il sindaco, Lucia Fontana: “Il regolamento è già pronto e sarà realtà entro l’inizio del nuovo anno”. Un regolamento corposo, che conterrà alcune direttive davvero inconsuete per una amministrazione pubblica. Tra le tante, proprio quella di poter portare l’animale in ufficio, in particolare cani e gatti.
Non si tratterà, comunque, di un via libera totale, perché il regolamento prevede anche delle prescrizioni. Per esempio, si legge, “l’animale potrà essere portato in ufficio a patto che siano presenti alcuni requisiti. Si dovrà dimostrare di avere oggettive difficoltà nella gestione dell’animale durante le ore lavorative e riguarderà solo i dipendenti operanti in uffici non operanti a contatto con il pubblico”.
Ma a parte qualche doveroso vincolo, si tratta di un atto decisamente inconsueto a livello nazionale e che non mancherà di far discutere. In questo modo, infatti, con l’anno nuovo i dipendenti del comune di Castel San Giovanni potranno portare i loro cani e gatti in ufficio durante l’orario di lavoro. La novità verrà introdotta grazie ad un regolamento che consentirà ai padroni di animali che hanno difficoltà nella loro gestione di portarli tra scrivanie e corridoi del Municipio di Piazza XX Settembre. Occorrerà anche dare garanzie in merito alla vaccinazione, ma nel frattempo il Comune sta approntando un’altra serie di linee guida per la tutela degli animali da affezione. “Pensiamo così di andare incontro ad una precisa esigenza che abbiamo colto nei nostri dipendenti – ha precisato il sindaco – L’adozione di questo regolamento rientra in un quadro di sensibilizzazione che la mia amministrazione ha avuto fin dal principio. Come per esempio l’istituzione di un numero verde a tutela degli animali, la realizzazione di aree di sgambamento cani e l’avvio di una campagna di sensibilizzazione in accordo con il coordinamento delle associazioni animaliste”.
Sette i punti sui quali sarà basato il nuovo dispositivo normativo e che prevede persino consigli su come comportarsi durante le festività. Nello specifico, in alcuni passaggi, richiama l’attenzione della popolazione invitandola ad “usare i botti di Capodanno in modo intelligente”. Viene in seguito auspicato di “togliere ogni oggetto contro il quale sbattendo gli animali potrebbero procurarsi ferite, oppure evitare di lasciare gli animali soli all’aperto o sul balcone di casa, così come di non abbandonarli”. Per gli animali in gabbia, inoltre, viene auspicato di “evitare che, sentendo il frastuono dei festeggiamenti, possano sbattere violentemente contro le voliere o uccelliere, oppure di denunciare con tempestività la scomparsa del proprio animale domestico”.
Ma non sarà l’unica novità. Altro progetto all’avanguardia sul fronte animalista riguarderà la presenza in Comune a Castel San Giovanni di un Garante dei diritti degli animali. Una figura che quasi nessun Comune in Italia ha previsto (per ora solo Milano). Agirà come una sorta di difensore civico, indipendente dall’amministrazione, a cui i cittadini potranno rivolgersi per segnalazioni su presunti abusi di animali oppure per chiedere aiuto o consigli di ogni tipo.