Vexata quaestio. Che preesiste persino alla sociologia, ai libri e alle riviste rosa, alla sessuologia, a Barbara D’Uso, alla pornografia, agli istituti di statistica righello in mano, all’invenzione della gioventù moderna, al post-femminismo, alla mistica del punto G, a Rocco Siffredi e a Real Time. Un argomento che non andrà mai in pensione, con cui brindare a ogni anno che verrà. Specie se in suo soccorso arriva la scienza, cristallizzando o meno il buonsenso e la saggezza popolare. Insomma, contano, e quanto, e in quale genere elettivo di corpo-a-corpo amoroso, le misure delle parti intime di un uomo? Risposta generale: assolutamente sì, contano eccome. Secondo uno studio realizzato dalla University of California e dalla University of New Mexico, squadernando a un campione di 75 donne tra i 18 e i 65 anni 33 modelli di pene in 3D in dimensioni diverse e con un materiale rigido, inodore, di plastica blu, queste propendono per un pene più grande, quando il partner è per una sola notte o quasi.
Le esigenze invece mutano per le relazioni a lungo termine. Il sesso puro e ginnico ha logiche e dinamiche consumistico-matematiche, “metri” che trascendono i romanticismi e le sublimazioni sentimentali. Alla richiesta di selezionare il modello di pene che meglio incarnasse la loro dimensione idilliaca in un partner senza scadenza, la risposta media è stata di 6,3 pollici (16cm) di lunghezza e 4,8 pollici (12,2cm) di circonferenza. Mentre per un rendez-vous di una notte e via, le partecipanti al test hanno indicato un modello più sostanzioso, di 6,4 pollici (16,3 cm) di lunghezza e 5 pollici (12,7 cm) di circonferenza.
Nel corso della ricerca, la più importante mai esperita sul tema “pene ideale”, lo psicologo sessuale Nicole Prause e un team di ricercatori hanno anche chiesto di compilare un questionario sulle loro esperienze sessuali pregresse. Qualcuna ha svelato di aver troncato una relazione pure a causa delle dimensioni del pene del proprio fidanzato o amante: per il 7% delle intervistate, il membro maschile era “troppo grande” mentre un più agguerrito 20% ha confidato che era “troppo piccolo”. Ma quello che emerge è un quadro di aspettative superiore al triste stato anatomico delle cose, una pia illusione erotica insomma: in base a una panoramica planetaria risalente all’anno scorso, basata sul confronto di 15 mila falli, un pene in erezione misura mediamente 5,2 pollici (13.1cm) di lunghezza e 4,6 pollici (11,7 centimetri) di circonferenza. Tre centimetri abbondanti in meno dell’amore sognato.