La flotta di sedici Volvo V90 schierata da Uber per le prove in città è stata bloccata dalla motorizzazione californiana, perché priva dei permessi per effettuare test di autonomous driving
Disponibili. Ma fino a un certo punto, evidentemente. Parliamo del Dmv, ovvero Dipartimento dei veicoli motorizzati della California, che dopo una sola settimana di “viaggi” di una flotta di self driving car Uber sulle strade di S. Francisco ha deciso di impedirne il prosieguo.
Come? Ritirando i libretti di circolazione delle sedici Volvo V90 impegnate nella sperimentazione, adducendo come motivazione la mancanza dei necessari permessi che autorizzano l’uso di veicoli a guida autonoma.
Il provvedimento, tuttavia, non è stato un fulmine a ciel sereno. La Dmv avveva avvertito in precedenza l’azienda di S. Francisco, chiarendo in una lettera che “per Uber è illegale continuare a operare finché non riceverà un permesso per testare le auto autonome”
Uber tuttavia aveva risposto che riteneva di non aver bisogno di alcuna autorizzazione, sostenendo che le proprie auto fossero tecnologicamente avanzate e avessero al volante ingegneri pronti a prendere il controllo del veicolo, se necessario. Evitando così pericoli. Una convinzione con cui la motorizzazione californiana, evidentemente, non è d’accordo.