Il problema “sono i revisori” che “non hanno esperienza” e “si sono andati ad occupare di ambiti che riguardano la politica”. L’assessore al Bilancio della giunta M5s a Roma Andrea Mazzillo, dopo la bocciatura del documento di previsione 2017, al Corriere della Sera ha commentato lo stop arrivato dall’Organismo di revisione economico-finanziaria. “Se mi sento offeso? Sì. Il problema non è la mia esperienza, che è notevole”, ha detto. “Il problema sono i revisori: sono stati sorteggiati, non hanno esperienza in strutture complesse come il Comune di Roma. Magari non sono ben informati, altrimenti il parere sarebbe stato diverso”. Mazzillo ha preso il posto nelle scorse settimane del dimissionario Marcello Minenna e ora dice di essere sorpreso per la decisione dei tecnici di respingere il bilancio: “Dico solo che il ruolo dell’Oref è di supporto”.
L’assessore ha perplessità sui tempi e le modalità con cui è arrivato il giudizio: “Loro stanno all’interno del Comune, vicino alla Ragioneria. Siamo sorpresi di questo strano parere. C’hanno messo 33 giorni per esprimersi, il Regolamento ne prevede 30. Potevano chiedere approfondimenti, aspettare, integrare. Invece la procedura è stata insolita”. E ha aggiunto: “L’Oref non è una procura, non indaga. Ma tutela e garantisce l’organo contabile. Devono condividere le scelte. L’hanno fatto per altri documenti in cui erano presenti le stesse criticità di oggi. Anche con Tronca hanno approvato il bilancio 2016. Voglio dire: i debiti sono gli stessi, la legge è rispettata, si apprezza pure il principio di prudenza che ha ispirato la stesura”. Per Mazzillo i revisori “si sono andati ad occupare di ambiti che riguardano la politica”.