Sul blog il leader M5s chiede anche la revisione di Schengen in casi di emergenza e del trattato di Dublino, oltre alla "creazione di una banca dati europea sui sospetti terroristi condivisa con tutti gli stati membri". Stop alla libera circolazione in Europa per il leader della Lega, Le Pen e Farage
“Chi ha diritto di asilo resta in Italia, tutti gli irregolari devono essere rimpatriati subito a partire da oggi”. Quindi, “è il momento di proteggerci”. È questo il titolo del post di Beppe Grillo che commenta l’uccisione di Anis Amri, il tunisino ricercato per la strage di Berlino, colpito nella notte a Sesto San Giovanni. Il cofondatore del Movimento 5 Stelle sposta l’attenzione sul controllo dell’immigrazione e sulle falle dei controlli in Europa. Stessa posizione per il leader della Lega Nord Matteo Salvini: “In Italia non deve più entrare uno spillo, dal 2017 su la cerniera – ha detto su Radio Padania -. Bisogna votare nel 2017, con primo punto del programma lo stop all’ingresso di qualsiasi tipo di immigrazione, fatti salvi donne e bambini” che scappano dalle guerre. A fronte dell’emergenza e di quanto successo tra Berlino e Milano, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha ribadito che “l’attenzione resta massima” e ha sottolineato la necessità della collaborazione internazionale “tra le diverse Forze di sicurezza e le Forze Armate e l’importanza di accentuare la collaborazione anche a livello internazionale”. Il governo, ha detto, “farà del suo meglio. Siamo impegnati su fronti diversi: lavoro, tutela del risparmio, ricostruzione delle zone colpite dal terremoto e più che mai sul fronte della sicurezza”.
Grillo critica apertamente gli accordi di Schengen, risalenti a 31 anni fa, che permettono di viaggiare senza passaporto fra gli Stati Ue e in Svizzera, ma che non riguardano i nuovi membri Ue Romania, Bulgaria e Croazia. Alcuni Paesi europei, però, hanno reintrodotto l’anno scorso controlli alla frontiera a seguito dell’ondata di migranti arrivati da Africa, Asia e Medioriente. Per il leader M5s “la situazione migratoria è ormai fuori controllo”, “L’Italia e l’Europa sono un colabrodo”, e il nostro Paese, ormai, “sta diventando un viavai di terroristi, che non siamo in grado di riconoscere e segnalare, che grazie a Schengen possono sconfinare indisturbati in tutta Europa“. Quindi, l’accordo di libera circolazione deve essere rivisto: “Qualora si verifichi un attentato in Europa le istituzioni – scrive – devono provvedere a sospenderlo immediatamente e ripristinare i controlli alle frontiere almeno finché il livello di allerta non sia calato e tutti i sospetti catturati”. Grillo sollecita inoltre la “creazione di una banca dati europea sui sospetti terroristi condivisa con tutti gli stati membri, utilizzando anche quelle attuali” e la “revisione del Regolamento di Dublino“. “Fino a oggi è stato il tempo del dolore, della commozione, della solidarietà. Adesso è il momento di agire e proteggerci”.
E anche il leader della Lega Nord insiste sulla messa in discussione di Schengen e sul ripristino dei “controlli alle frontiere interne. Siamo in periodo di emergenza – ha spiegato – in periodo di guerra. E in periodo di guerra puoi perdere un quarto d’ora alla frontiera, anche se questo non cancella il rischio”. E aggiunge che l’Italia “evidentemente fa comodo come base logistica” per i terroristi. Sulla stessa posizione di Grillo e Salvini anche Marine Le Pen del Front National e l’ex leader del partito euroscettico britannico Ukip Nigel Farage. Per la politica francese la fuga “in almeno due o tre Paesi è sintomatica della totale catastrofe della sicurezza che è l’accordo di Schengen“. Le Pen insiste poi sulla sua “mia promessa di ridare alla Francia il totale controllo della sua sovranità, dei suoi confini e di porre fine alle conseguenze dell’accordo di Schengen“, ha detto. E anche per Nigel Farage Schengen finisce nel mirino: “Se l’uomo ucciso a Milano è il killer di Berlino – scrive su twitter – allora è provato che l’area Schengen è un rischio per la pubblica sicurezza. Deve sparire”.