Accolta la richiesta dei legali dell'imprenditore accusato di corruzione insieme all'ex vicecapo di gabinetto del sindaco di Roma Virginia Raggi. Due giorni fa l'interrogatorio di due ore davanti ai pm
Sergio Scarpellini, l’immobiliarista arrestato per corruzione insieme al dirigente del Comune di Roma Raffaele Marra, ex vicecapo di gabinetto di Virginia Raggi, esce dal carcere e va agli arresti domiciliari. E’ stata accolta dal gip Maria Paola Tomaselli l’istanza presentata dai legali dell’immobiliarista, Massimo Krogh e Remo Pannain. In mattinata la procura, con il pm Barbara Zuin, aveva dato parere positivo ai domiciliari. Scarpellini, accusato di corruzione, si trovava a Regina Coeli dal 16 dicembre scorso. Marra, invece, al momento resta in carcere.
Al centro dell’indagine, l’acquisto di un appartamento nella zona di Prati Fiscali che Marra, nel 2013, grazie alla ”copertura finanziaria” di circa 370 mila euro messi a disposizione da Scarpellini. Ma gli investigatori puntano a ricostruire la galassia di rapporti di Marra, arrestato mentre era capo del personale capitolino, sia a livello istituzionale sia amministrativo.
Scarpellini era stato interrogato dai pm il 20 dicembre e, a quanto hanno affermato i suoi legali al termine del colloqui con i pm, “ha cercato di chiarire la sua posizione, ha risposto a tutto parlando per oltre due ore e non ha nulla da nascondere”. Quanto al suo rapporto con Raffaele Marra i legali hanno affermato: “Sono due persone che si conoscevano e che si sono incontrate a Roma vista la posizione che avevano”.