Secondo gli investigatori il British Aerospace 146 viaggiava con boco carburante e in sovrappeso. A bordo c'era la squadra di calcio brasiliana. Il disastro è avvenuto lo scorso 28 novembre
Aveva finito la benzina. E’ questa la causa dietro il disastro aereo del British Aerospace 146, precipitato lo scorso 28 novembre nel centro della Colombia con a bordo la squadra di calcio brasiliana della Chapecoense. Ad accertare le cause sono stati gli investigatori colombiani.
La compagnia aerea Lamia coinvolta nell’incidente aereo a Medellín, in cui sono morte 71 persone compresa la maggior parte della squadra di calcio Chapecoense, viaggiava con il carburante al limite e in sovrappeso. E’ quanto emerge dalla relazione preliminare presentata oggi dall’aeronautica civile della Colombia (Aerocivil).
Secondo il Segretario della sicurezza aerea Aerocivil, colonnello Freddy Bonilla, le registrazioni della cabina mostrano che il pilota e il co-pilota hanno discusso sulla possibilità di fare uno scalo a Leticia (Colombia) o Bogotà “perché il carburante era al limite”, ma alla fine hanno proseguito. “Erano consapevoli del fatto che il carburante che avevano non era adeguato o non sarebbe stato sufficiente”, ha detto il funzionario, aggiungendo che inoltre l’aereo “conteneva un peso maggiore rispetto a quello prescritto”.