Per ora ci sono solo ipotesi e nulla di più per il duplice omicidio consumatosi in un circolo privato alle porte di Parma. Ieri sera attorno alle 23 la Polizia ha ritrovato ormai senza vita Luca Manici, transessuale di 47 anni di Parma noto con il soprannome di Kelly, e Gabriela Altamirano, argentina di 45 anni residente da tempo a Salsomaggiore Terme. Per il primo sono stati fatali alcuni fendenti sferrati al corpo, la seconda invece, dopo essere stata a sua volta accoltellata, è morta strangolata. Luogo del duplice omicidio l’Angelica Vip Club, un piccolo casolare alle porte di San Prospero, frazione di Parma. Nel locale, di proprietà del 47enne, venivano organizzate feste pubblicizzate anche da un sito internet e da una pagina facebook.
Ieri sera sul posto sono arrivati gli agenti della questura di Parma e il pm Emanuela Podda. Ad allertare le forze dell’ordine un conoscente della donna che da diverse ore non riusciva a mettersi più in contatto telefonico con lei. Gabriela Altamirano mancava da casa dal 26 dicembre e non è escluso che il delitto si sia consumato già in quella data.
Per tutta la giornata gli uomini della Polizia Scientifica hanno compiuto rilievi sul luogo del duplice delitto ed è iniziata anche l’analisi dei tabulati telefonici delle due vittime, in particolare fra i clienti, alcune decine di persone, che frequentavano più o meno abitualmente il locale ma anche l’appartamento dove Luca Manici ‘Kelly’ era solito prostituirsi. Nessuna informazione invece potrà arrivare dalle videocamere di sorveglianza presenti all’esterno del casolare, che sono risultate spente. Altri dettagli importanti sulla dinamica dell’omicidio potranno arrivare dalle autopsie sulle due vittime, esami già disposti dal pubblico ministero.
Luca Manici ‘Kelly’ era una figura molto popolare a Parma e provincia. Originario di Langhirano, paese della montagna parmense, era stato il promotore di eventi e spettacoli in diversi locali della città. Accanto alla sua attività a luci rosse, aveva infatti animato e non poco la vita notturna del capoluogo emiliano, soprattutto negli anni Novanta, quando promosse alcuni dei locali più di tendenza e più amati dai giovani, non solo della comunità gay. Così oggi in tanti hanno voluto ricordare ‘la Kelly’ postando un messaggio sui social e ricordando o una delle sue battute irriverenti o anche uno dei suoi tanti spettacoli che, scrive un amico, “avevano scosso dal torpore questa città ancora troppo provinciale”.