Beyoncé, Lemonade
Tutti dicono che Beyoncé sia più che altro una perfetta stratega. Vero. Ma è una perfetta stratega che ha tirato fuori un album importante, al pari, credo, di certi lavori passati di Marvin Gaye o di Stevie Wonder. Perché Beyoncé ha costruito un lavoro, in apparenza senza hit, tutto sul concept di femminile e femminismo in ambito black, andando quindi a farsi narratrice al pari di una Toni Morrison di una importante porzione della popolazione americana. Che per farlo abbia dovuto lavare i propri panni sporchi in pubblico è la parte strategica di questo ragionamento, ma canzoni, suoni e parole dimostrano che innanzitutto Beyoncé è una grande artista, per sua fortuna dotata anche di un grande cervello.