Cervelli che si parlano – Un altro possibile salto quantico del 2017 riguarda, invece, i nostri neuroni. Secondo la rivista New Scientist, “presto potremmo addirittura essere capaci di leggere la mente e condividere i nostri pensieri. Nel 2017 potrebbe, infatti, realizzarsi la prima comunicazione cervello-cervello tra esseri umani”. Merito, secondo gli esperti, dei progressi compiuti negli ultimi anni sui topolini di laboratorio con la stimolazione transcranica magnetica. Le applicazioni di questo filone di ricerca potrebbero riguardare il controllo di arti o esoscheletri robotici. Nel campo dell’intelligenza artificiale, intanto, sottolinea la rivista Nature, c’è grande attesa per i primi risultati dei computer quantistici, a cui lavorano i due colossi Google e Microsoft. Personal computer del futuro, capaci di sfruttare le bizzarrie del mondo dei quanti per migliorare le prestazioni di calcolo e la sicurezza informatica.
Salvarsi dall’estinzione – Sempre secondo la rivista New Scientist, nel 2017 sarà possibile, grazie ai progressi della ricerca genetica e sulle cellule staminali, salvare alcune specie sull’orlo dell’estinzione, come il rinoceronte bianco. E c’è anche chi sta studiando come riportare in vita, grazie all’ingegneria genetica, alcune specie estinte. come il mammut lanoso, vissuto tra i 200mila e i 5mila anni fa. I primi tentativi di clonazione, a partire da Dna fossile e materiale genetico di elefanti asiatici – con una procedura simile a quella descritta nel film Jurassic Park -, potrebbe divenire realtà tra la fine del 2017 e il 2018.
Effetto Trump – Aumentano, invece, i rischi per un’altra specie, quella che più di tutte ha colonizzato il globo: Homo Sapiens. Uno dei pericoli principali è rappresentato dai mutamenti climatici. Il 2017, secondo le stime dei climatologi, potrebbe, infatti, essere il più caldo di sempre, superando gli ultimi anni, anch’essi da record. Per questo, sia Nature che New Scientist, esprimono forti preoccupazioni circa le possibili scelte del presidente eletto Usa Donald Trump sulle politiche di riduzione delle emissioni di gas serra. Il 45esimo presidente Usa, che presterà giuramento il 20 gennaio 2017, in più di un’occasione ha, infatti, espresso pubblicamente le proprie riserve sull’effettivo ruolo dell’uomo nel surriscaldamento del Pianeta. “Le elezioni 2016 – scrive Nature – hanno portato a uno shock politico, ma il 2017 ne rivelerà le prime conseguenze”.