Quattro salti tra le stelle del nuovo anno. Quando si uscirà dal buco nero della crisi? M’ama o non m’ama? Chi non resiste alla tentazione di chiederlo al nostro segno zodiacale. Perché l’oroscopo è una cosmica sciocchezza. A detta di Massimo Capaccioli, astronomo (e non astrologo), tra i massimi conoscitori dell’evoluzione dei sistemi stellari, mica degli strascichi amorosi dell’Ariete.
E’ uno dei protagonisti di Maestri napoletani. Come imparare l’arte e (non) metterla da parte (Guida Editori) – raccolta di interviste di Maria Chiara Aulisio, cronista de Il Mattino ed esploratrice di tendenze. Sono le eccellenze made in sud, maestri, di professione e di vita.
Il professor Capaccioli, che tra l’altro ha realizzato il telescopio più grande del mondo, ha difficoltà a credere che posizione e movimenti dei corpi celesti possano influire sulla vita delle persone. Eppure durante la chiacchierata, messo alle strette da Maria Chiara Capaccioli, fa qualche apertura all’astrologia: “E’ terapeutica. Ha uno straordinario effetto placebo. Se leggo che oggi sarà una giornata fortunata e ci credo, mi metto di buon umore… Il problema sorge quando intorno a queste sciocchezze c’è chi specula condizionando la gente con l’unico scopo di fare un sacco di soldi“.
Poi allarga le braccia e aggiunge: “Siamo sotto al cielo e tutto può succedere. Anche che ci cada in testa. Altro che stelle cadenti”. Maria Chiara non accetta la provocazione: “Si spieghi meglio. Il cielo potrebbe caderci in testa?”. “Se non tutto qualche pezzo. Perché la luna è così butterata? Colpa di tutti quei pezzi di cielo che le sono caduti addosso. Una sorta di diluvio universale”.
Lasciamo il catastrofico Capaccioli per farci due risate con Vincenzo Salemme, attore, regista, commediografo e un mucchio di altre cose. Allievo di Eduardo (“Con due parole in dialetto mi faceva capire tutto: O tenit’ presente chillo scemo… E quello mi fece fare). Oggi Vincenzo per scegliere gli attori al classico provino preferisce il modello alla Totò, “birra e salsiccia”, e invitarli a cena. Perché a tavola si capiscono tante cose.
Nel tête-à-tête con Aldo Masullo, filosofo, tra i più autorevoli, 92 anni portati con sapiente leggerezza, Maria Chiara constata che evidentemente la filosofia fa bene al corpo e pure all’anima. Solo un bastone, ma neanche sempre, sul quale appoggiarsi. E confessa: “La mia vera anima è di attore e come tutti gli attori sono un timido. E questa timidezza la vinco solo quando mi ritrovo al cospetto di un pubblico. Per questo, forse, ho scelto di fare il professore. In realtà la filosofia è un dialogo. Non si insegna nel senso più comune della parola. Non è mica la chimica, dove si studiano regole e formule…”.
Il direttore storico dello “storico” quotidiano Il Roma (ci entrò a 16 anni come apprendista) Antonio Sasso fece fare a un giovanissimo Mario Orfeo (attuale direttore del TG1) lo strillone per vendere l’edizione straordinaria che riportava la notizia dell’arrivo nel 1984 del Pibe de oro, alias Maradona, per i napoletani praticamente Dio sceso in terra. Fra gli allievi di Sasso anche un promettente Pietrangelo Buttafuoco.
Ci scappa anche qualche amore perché, si sa, la cattedra ha il suo fascino, e così viene fuori che tre di loro una studentessa se la sono pure sposata: come il cardiochirurgo Maurizio Cotrufo, che solo dalla moglie si farebbe operare al cuore e l’antropologo Marino Niola, che ha convolato a nozze con la sua allieva migliore. Mentre l’artista Gianni Pisani, al loro primo appuntamento fece un calco delle sue gambe poi diventato un’installazione.
L’autrice si muove tra le stravaganze da architetto di Massimo Pica Ciamarra, la sopravvivenza delle piante tanto a cuore a Alessandro Lelj Garolla, e mosse tattiche da bridge di Pietro Forquet, che ha giocato, stravincendo alla grande, con Omar Sharif.
Dunque, buona fortuna, discepoli e non (senza consultare l’oroscopo).