L’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso un report per fare chiarezza su cause, età a rischio, condizioni di vita nelle quali prestare particolare attenzione e quando e come proteggersi dagli agenti batterici che causano la malattia
Gli ultimi tre casi, venuti alla luce in appena 24 ore, si sono verificati tutti in Toscana, dove un ceppo particolarmente resistenze di meningococco ha colpito 60 persone negli ultimi due anni. A novembre, una donna di 45 anni non vaccinata è deceduta a Firenze, dove dal 31 dicembre è ricoverata in terapia intensiva la ragazza di 20, residente a Prato. Ma diversi casi si sono verificati anche in altre regioni italiane, con una vittima nel Napoletano pochi giorni fa e un 50enne originario di Alatri, in provincia di Frosinone, deceduto lunedì pomeriggio all’Umberto I di Roma. Un’emergenza o i dati sono in linea con gli anni passati? E c’entrano qualcosa i flussi migratori? A chi è consigliato il vaccino ed è gratuito o meno? L’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso negli scorsi giorni un report con la supervisione scientifica del professor Giovanni Rezza e della dottoressa Paola Stefanelli, entrambi del Dipartimento Malattie Infettive dello stesso istituto, per fare chiarezza su cause, età a rischio, condizioni di vita nelle quali prestare particolare attenzione e quando e come vaccinarsi per proteggersi dagli agenti batterici che causano la meningite.