Il sisma di magnitudo 4.1 è stato registrato alle 4:36: epicentro a nord di Spoleto, a una profondità di 13 chilometri. Ha provocato qualche crollo, ma non ci sono feriti. La terra continua a tremare nelle zone già colpite il 24 agosto e il 30 ottobre: da inizio 2017 sono state avvertite 32 scosse
Il nuovo anno nel centro Italia comincia con nuove scosse di terremoto: dall’inizio del 2017 sono già state 32. La prima è arrivata venti minuti dopo il brindisi di mezzanotte, magnitudo 2.7. La più forte, di magnitudo 4.1, è stata registrata alle 4:36 della notte tra 1 e 2 gennaio in provincia di Perugia. L’epicentro è stato localizzato a nord di Spoleto, a una profondità di 13 chilometri. I comuni dove la scossa è stata avvertita maggiormente, spiega l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sono stati Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Spoleto e Trevi. In tutto sono state una ventina le scosse registrate la notte scorsa.
Il terremoto ha provocato danni a vari edifici, tra cui il crollo parziale di un tetto nella frazione spolentina di Azzano, la più colpita secondo i vigili del fuoco. In varie zone sono caduti alcuni comignoli, ma non c’è stato nessun ferito. I vigili del fuoco sono impegnati nelle verifiche dei danni, nell’abbattimento delle parti pericolanti e devono rispondere a 50 richieste di sopralluoghi, provenienti anche da San Giacomo e Palazzaccio in Poreta.
Non è stato l’unico sisma che nella notte ha colpito le zone del centro Italia. Successivamente, sempre nel perugino, sono state rilevate altre scosse più lievi, tutte di magnitudo comprese tra 2.o e 2.5. In totale dalla mezzanotte sono state una ventina le scosse avvertite nelle aree già colpite dal terremoto del 24 agosto, che ha distrutto Amatrice, Arquata e Pescara del Tronto, e da quello del 30 ottobre, con epicentro vicino Norcia.