La grande stagione dell’Atalanta, che quest’anno fa della linea verde la propria arma di forza, fa sorridere Gasperini e tutti i tifosi della Dea. Franck Kessié e Roberto Gagliardini sono sicuramente tra le sorprese più positive di questa prima parte di stagione, giocatori giovani, dotati tecnicamente e fisicamente, al pari di altri elementi della rosa nerazzurra messisi in mostra in questo campionato e che hanno attirato l’interesse di diversi club italiani ed esteri: da Petagna a Conti, fino ad arrivare a Spinazzola (solo per citarne alcuni).
Ma è proprio il futuro del giocatore ivoriano e quello del numero 4 bergamasco (sempre più vicino all’Inter) a preoccupare maggiormente i tifosi della Dea. Cifre ed interessamenti che difficilmente l’Atalanta potrà respingere ancora per molto. Ed è per questo che, direttamente da Zingonia, nel bergamasco, potrebbe esserci un piano B. La possibile partenza di Kessié e quella quasi certa di Gagliardini preoccupa certamente i piani di Gasperini, che in questo modo si ritroverebbe ad affrontare un significativo disagio tattico che andrebbe a intaccare gli equilibri della propria creatura.
Ma lo staff bergamasco sembra convinto a scommettere su un altro giovanissimo talento: Filippo Melegoni. All’Atalanta fin dalla categoria Pulcini, oggi nella formazione Primavera rappresenta la vera mente del centrocampo atalantino. Nato a Bergamo nel febbraio del 1999, sembra essere proprio lui il prossimo talento a spiccare il volo dal florido vivaio nerazzuro. Non esattamente un elemento che sostituirebbe in tutto e per tutto le caratteristiche del 19enne nazionale ivoriano (molto più fisico e con una maggiore predisposizione agli inserimenti offensivi), ma sicuramente un giocatore d’equilibrio capace di adattarsi a ogni situazione nell’arco dei 90 minuti, forse il sostituto ideale proprio di Roberto Gagliardini.
Fisico longilineo e buona predisposizione atletica, il talento italiano (sempre presente nelle rappresentative azzurre dall’U15 all’U19) possiede una tecnica di base importante ed una visione di gioco altrettanto sviluppata, qualità che gli consentono di adattarsi in qualsiasi ruolo della mediana. Non a caso tutti i palloni in possesso della squadra di Valter Bonacina (anche quest’anno ai vertici del Girone C del Campionato Primavera) transitano prima dai suoi piedi e non a caso tutti calci da fermo sono di sua competenza. Un centrocampista moderno, sempre benvoluto dai propri compagni, che riconoscono in lui un leader in campo di sicuro affidamento.
Se il 2017 sarà l’anno della sua consacrazione si vedrà, ma sono sicuro che prima o poi la sua chance arriverà e sono altrettanto sicuro che saprà sfruttarla nel migliore dei modi, per essere l’ennesimo “prodotto” di valore del vivaio atalantino.