Cari 5 Stelle,
spiegatemi voi il nuovo finto codice etico voluto da Grillo. Per quanto mi riguarda, non si può negare una grande svolta. Prima per ogni semplice avviso di garanzia e ogni semplice indagato il Movimento 5 Stelle gridava in massa dimissioni subito. Memorabili le dichiarazioni di Di Maio nel febbraio 2016 quando chiedeva le dimissioni di Alfano per una semplice notizia di un avviso di garanzia.
Alfano indagato per abuso d’ufficio. Le nostre forze dell’ordine non possono avere il loro massimo vertice indagato. Si dimetta in 5 minuti!
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 25 febbraio 2016
O quelle dell’aprile 2016 in cui lo stesso Di Maio diceva che se un sindaco è indagato per abuso d’ufficio deve dimettersi e non deve ricandidarsi. Insomma, di queste dichiarazioni da parte degli esponenti grillini potremmo citarne una marea. Il Movimento, è inutile ricordarlo agli smemorati, ha sempre cavalcato il tema della giustizia. Ma sempre contro gli altri. Poi, però, dopo le prime elezioni vinte, anche il Movimento ha avuto i propri indagati.
Ed ecco l’ennesima contraddizione. Come avevo ampiamente pronosticato il Movimento di Casaleggio e Grillo sta intervenendo per salvare la Raggi dai probabili avvisi di garanzia imminenti e dalle notizie sulle indagini a carico del Sindaco di Roma.
Il tutto contraddicendo in maniera grossolana non solo quanto detto in questi anni in tema di legalità e trasparenza ma soprattutto andando anche contro lo stesso contratto fatto firmare alla Raggi e ai candidati del Movimento per le Comunali di Roma. Emblematiche le dichiarazioni di ieri della Muraro: “Se Grillo avesse parlato prima, non avrei dato le dimissioni“.
Infatti, il nuovo Codice Etico Grillino non prevede più che a un semplice avviso di garanzia e a una semplice indagine corrisponda la sanzione delle dimissioni. Ma la sanzione non si prevede neanche per rinvio a giudizio. Nessuna sanzione in nessun caso e per tutti i tipi di reato. Una grande inversione a 180 gradi.
Migliaia di dichiarazioni e di grandi commenti giustizialisti cancellati con il semplice volere del giullare Grillo e del re Casaleggio. Tutto deciso in completa solitudine monarchica e senza ovviamente alcun streaming. Nessuna democrazia e nessuna consultazione preventiva con la fantomatica Rete. Gli stessi probiviri scelti senza alcuna consultazione.
Ci sarebbe tanto da scrivere e ragionare ma in politica tutto può accadere. Quindi, finalmente, anche Grillo diventa garantista. Si accorge che non è più diverso dagli altri. La base, invece, dovrebbe iniziare a chiedersi quale sarà il prossimo passo. Sicuramente la Raggi deve valere molto per meritare la continua ed estrema difesa. Ma il bello deve ancora arrivare. Non ci stupiremmo se il prossimo passaggio riguarderà la possibilità di alleanze con altri partiti populisti, quali la Lega.
E a quel punto cari Grillini benvenuti nel mondo reale. Molti faranno finta di nulla e andranno avanti con il volere di Grillo e Casaleggio. Altri, forse, si renderanno conto di essere stati illusi e usati da un Movimento che si era definito innovativo e super democratico.
Si renderanno conto, invece, che una società privata aveva ingaggiato un comico pregiudicato per divulgare in rete una marea di notizie false. Usare questo odio per incanalarlo in un movimento utile a far eleggere in parlamento persone sconosciute ma comandate esclusivamente dalla stessa società.
Dove nessuna democrazia interna esiste e dove tutto viene gestito a uso e consumo della società Casaleggio e Associati. Il resto non è il momento di anticiparlo. Nascono tutti incendiari ma muoiono pompieri. Grillo e compagnia a fare questo non ci hanno messo tanto.