Parlano alcuni dei 1.500 migranti ospitati da molti mesi nel centro di accoglienza di Conetta, in provincia di Venezia. Lo stesso dove tra lunedì e martedì è scoppiata una rivolta dopo il decesso di una ragazza ivoriana (che, si è accertato dopo, sarebbe morta però per cause naturali). Parlano di condizioni difficili, di freddo, acqua fredda e di lungaggini per avere risposte sui loro documenti di soggiorno. Parla anche il sindaco di Cona, Alberto Panfilio: “Mai avuto criticità con questi ragazzi. Quello che i migranti scrivono nei loro cartelli di protesta è lo stesso che chiediamo anche noi: che sia definito una volta per tutte un sano progetto di accoglienza o non accoglienza. I migliori alleati per i cittadini di Conetta sono proprio questi ragazzi”’
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