L'anno nuovo porta in dote ritocchi, seppur contenuti, alle tariffe per usufruire delle tratte autostradali. Per chi trasgredisce il codice della strada invece sono previsti solo piccoli arrotondamenti alle sanzioni. Nel primo caso l'aggravio è pari in media allo 0,77%, nel secondo allo 0,1%
Insieme al nuovo anno arrivano, puntualissimi, i rincari dei pedaggi autostradali, in crescita mediamente dello 0,77%: autorizzati da decreto ministeriale, gli incrementi potranno essere applicati solo dalle società concessionarie della rete che rispettano determinati parametri e che hanno portato a termine gli investimenti programmati sui tratti di loro competenza. A farne maggiormente le spese, in tutti sensi, saranno gli automobilisti che percorrono la A35-BreBeMi, che collega Milano con Brescia: per loro l’incremento tariffario sarà del +7,88%, il più alto in Italia. Aumento col botto anche sulla Torino-Milano, dove la Satap ha alzato i prezzi del 4,60%. Gradino più basso del podio per la Torino-Savona (+2,46%).
Sulla rete di Autostrade per l’Italia (oltre 3.000 km) i prezzi salgono dello 0,64%, sulla Brescia-Padova siamo ad un +1,62% mentre sulla Milano-Serravalle – che gestisce anche le tangenziali milanesi: quella est esterna costa quasi il 2% in più – l’incremento e dell’1,5%. Al sud la maglia nera va alla Tangenziale di Napoli (+1,76%), mentre il pedaggio sulla Strada dei Parchi (Roma-L’Aquila-Pescara) sale dell’1,62%. Il Ministero delle Infrastrutture estenderà per altri 12 mesi le agevolazioni tariffarie per i pendolari che utilizzano l’autostrada giornalmente: a questi ultimi sono riconosciuti sconti fino al 20% (ai titolari di Telepass) che percorrono almeno 20 tragitti al mese entro un raggio massimo di 50 chilometri.
Riguardo alle multe per chi trasgredisce il Codice della Strada, il comma 3 dell’articolo 195 del cds afferma che “la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”. Questo significa che nel 2017 le sanzioni subiranno solo degli arrotondamenti, risultando aumentate solo dello 0,1%.
Tuttavia le variazioni interesseranno concretamente solo le multe superiori ai 500 euro: infatti, come riportato nel comma 4 del medesimo articolo, l’“arrotondamento all’unità di euro, per eccesso se la frazione decimale è pari o superiore a 50 centesimi di euro, ovvero per difetto se è inferiore a detto limite”. Significa che la maggior parte delle sanzioni comuni non è interessata dai rincari. Nessun aumento, infine, per le sanzioni amministrative pecuniarie introdotte (o modificate) da norme che in vigore da meno di 24 mesi.