Secondo una nuova teoria del giornalista Senan Molony non sarebbe l'iceberg l'unica ragione dell'affondamento del 1912
E se il Titanic fosse affondato a causa di un incendio? Secondo una nuova teoria del giornalista Senan Molony sarebbe questa la ragione principale dell’affondamento della nave nell’aprile 1912. “E l’iceberg?”, si domanderanno i tanti appassionati della storia e più ancora i fan della pellicola con Leonardo DiCaprio. L’enorme blocco di ghiaccio c’entra ma non è il principale responsabile dell’accaduto. Stando a quanto spiegato da Molony in un documentario dell’emittente britannica Channel 4, dall’analisi di alcune fotografie sarebbero emersi i segni di fiamme che lente ma inesorabili si erano sviluppate vicino alle caldaie del transatlantico quando ancora si trovava nel porto di Belfast, dove venne costruito.
La cosiddetta nave “Inaffondabile” sarebbe stata dunque maledetta prima ancora di abbandonare il porto: si cercò, infatti, di contenere le fiamme ma senza riuscirci. Il programma della costosa nave andò avanti e l’incendio continuò a indebolire per giorni lo scafo del Titanic fino a quando arrivò ad urtare l’iceberg che lo squarciò causando il danno letale. Furono mille e cinquecento le persone che persero la vita nell’incidente e, sempre secondo le ricerche di Molony, i responsabili della compagnia costruttrice ordinarono agli ufficiali di bordo di non rivelare nulla di quell’incendio, che sarebbe costato loro accuse gravissime. E’ emersa anche la volontà di non mostrare i danni che l’imbarcazione aveva già in occasione del suo viaggio inaugurale. Per evitare che i passeggeri potessero sospettare qualcosa e notare i segni lungo il fianco, il Titanic venne attraccato al porto di Southampton sul lato integro. “L’inchiesta ufficiale sul Titanic ha definito l’affondamento come un atto di Dio – ha detto Molony – Questa non è la semplice storia di un iceberg e di un affondamento ma è una tempesta perfetta di fattori straordinari accaduti insieme: il fuoco, il ghiaccio e una negligenza criminale”. Anche se non ci fosse stata la collisione la nave prima di arrivare a New York avrebbe potuto subire delle “forti esplosioni” al suo interno”.