“Boldrini? No, Boldrini è plurale, lei è una e donna. Quindi Boldrina. Presidentessa della Camera dei deputati e delle deputate, maschi e femmine. Ma perché allora non Presidenta. Nella sua visione è giusto chiamare un ministro ministra e un sindaco sindaca”. Vittorio Sgarbi se la prende con il presidente della Camera Laura Boldrini e con il suo uso del femminile per declinare i ruoli politici “sindaca” e “ministra”. Sgarbi ricalca il pensiero del presidente emerito Giorgio Napolitano che ha definito “orribili” e “abominevoli” i termini ministro e sindaco declinati al femminile: “Ora cara Boldrina, sia precisa, ci dica chi è lei… lei è la grammatica? Lei stabilisce che non è giusto chiamare sindaco una sindaca e ministro una ministra? Ai ruoli non si applicano i sessi, rimangono tali e quali. Come la persona rimane persona anche quando si riferisce ad un uomo, non diventa persono. E tu sei una zucca vuota, una capra… fortunatamente non un capro”.
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