La piccola ieri era stata rimandata a casa dopo una visita di controllo nel Pronto Soccorso dell'isola in provincia di Napoli. Per il momento i genitori non hanno presentato nessuna denuncia. Il medico: "Quando è arrivata in reparto i parametri vitali erano buoni. Stamattina è ritornata con problemi di frequenza cardiaca". Il ministro della Salute ha chiesto urgente trasmissione della relazione su quanto accaduto
Una bimba di quattro mesi è morta nell’ospedale dell’isola di Procida, in provincia di Napoli, dove è stata riportata stamattina dai genitori, dopo un aggravamento delle sue condizioni di salute. La piccola ieri era stata rimandata a casa dopo una visita di controllo nel Pronto Soccorso. Per il momento i genitori non hanno presentato nessuna denuncia per quanto è accaduto, ma i carabinieri hanno aperto un’indagine. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.
“La bambina era in pieno benessere ed ora si dovranno stabilire le cause del decesso. Ieri sera non c’erano gli estremi per tenerla ricoverata qui”, ha detto all’Ansa uno dei medici del Pronto Soccorso. “La bambina stava benissimo – ha spiegato il medico – non aveva neanche la febbre quando è arrivata in ospedale. I genitori hanno detto che in giornata aveva avuto la febbre a 39 e le avevano somministrato il paracetamolo, ma quando è arrivata in ospedale verso le 22.30-23 la bambina era senza febbre e i parametri vitali erano buoni. Il respiro era normale, la frequenza ottima, il medico internista di turno ha ascoltato le spalle e ventilavano bene, la bimba era vispa, cosciente”. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha chiesto urgente trasmissione della relazione su quanto accaduto all’ospedale di Procida. “Sarà necessario stabilire se tutte le procedure siano state eseguite in modo corretto”, precisa una nota del ministero. La task force sarà impegnata anche a verificare le procedure di quanto accaduto a Vibo Valentia, dove il 5 gennaio scorso è deceduta una donna che tre giorni prima aveva dato alla luce una bambina. I dirigenti del ministero della Salute, con esperti dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, delle Regioni e militari dei Carabinieri del Nas, si occuperanno inoltre del caso della morte di un feto al San Giovanni di Roma. La morte, registrata al pronto soccorso dell’ospedale, è stata definita dagli stessi dirigenti dell’ospedale, epilogo di una gravidanza a rischio.
“Stamattina – ha aggiunto il medico – è ritornata in ospedale con problemi di frequenza cardiaca bassa per cui il polso non era apprezzabile, il rianimatore l’ha intubata, le sono state praticate tutte le cure di rianimazione primaria di emergenza ma purtroppo non hanno risposto”. “Sono mortificato ed arrabbiato, è la vita di una bambina che abbiamo perso”, ha commentato il sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino.