Maria Vittoria Catamo, 36enne di Parma, si è trasferita nel Regno Unito, per seguire il marito. Ha iniziato a cucire per divertimento, ma quello che creava aveva successo ai mercatini e online. Così ha avviato il suo marchio. "In Italia le leggi erano fumose, tra fatture e ritenute d’acconto. A Manchester sono una ‘self-employed’, pago le tasse su quanto effettivamente riesco a vendere"
Un impiego appagante in Italia, due bimbi piccoli, poi un’occasione di lavoro all’estero per il marito che cambia la vita di tutta la famiglia. È così che Maria Vittoria Catamo, 36enne di Parma, ha lasciato quello che aveva nella sua città d’origine per trasferirsi a Manchester, in Gran Bretagna. E qui ha deciso di scommettere su se stessa seguendo quelle che da sempre sono le sue passioni, il cucito e la creatività, riuscendo a trasformare in poco tempo un hobby nel suo lavoro. Oggi con il suo marchio Emmeviloves vende in tutto il mondo le sue creazioni per adulti e bambini: gonne coloratissime, papillon, capi di abbigliamento e accessori. “In Italia non avrei mai avuto il coraggio di lasciare il mio lavoro per aprire una partita Iva – ha raccontato a ilfattoquotidiano.it la 36enne – Qui in Inghilterra invece è tutto più semplice, la burocrazia è praticamente azzerata e riesco a essere indipendente”.
Eppure fino a qualche anno fa Maria Vittoria era ben lontana dall’avere un marchio tutto suo e un lavoro autonomo. Dopo la laurea in Economia aziendale, è approdata a una multinazionale che si occupa di servizi e contenuti per mobile, e da Parma ha avuto così modo di lavorare a stretto contatto con colleghi di tutta Europa, da Londra a Parigi e Madrid, facendo anche alcune esperienze all’estero. Nel frattempo si è sposata e con l’arrivo del primo figlio, tra il 2011 e il 2012, ha cominciato a costruire quella che in futuro sarebbe poi diventata una nuova opportunità. “Mio marito lavorava a Londra, così la sera mi ritrovavo da sola e cucivo per passare il tempo. Le basi le ho imparate da mia madre, e negli anni ho continuato da autodidatta. – spiega – Ho iniziato a confezionare papillon per bambino per divertimento, li vendevo alle amiche, ai mercatini e online. Da subito hanno avuto molto successo”.
La passione in Italia rimane solo un semplice passatempo, anche se con il trascorrere dei mesi l’attività si allarga a gonne e ad altri capi di abbigliamento. Qualche anno dopo arriva la seconda figlia, Maria Vittoria ottiene di lavorare part-time nella sua azienda, fino a quando il marito accetta un’offerta a Manchester e tutta la famiglia decide di trasferirsi nel Regno Unito al seguito. Da quel momento cambia tutto. “In Italia ero contenta di quello che facevo, ma ho colto l’occasione per rimettermi in gioco – continua – Quando sono arrivata in Inghilterra non ho pensato di cercare un altro lavoro nel settore da cui provenivo, ho provato a investire su quello che in Italia facevo come hobby serale”.
Nel 2014 viene registrato il marchio Emmeviloves e il brevetto per i papillon, che si agganciano senza collarino ma con una semplice asola. “Per aprire il sito, registrare il marchio e il brevetto ho fatto tutto online. In Italia mi ero informata per farlo, ma sarei dovuta passare tramite agenzie. Qui invece niente fotocopie di documenti o modelli da compilare, si fa tutto in rete”. A queste agevolazioni, si aggiungono una regolamentazione molto chiara e una burocrazia praticamente inesistente: “In Italia le leggi erano fumose, tra fatture e ritenute d’acconto, e inoltre se mi fossi ingrandita sarei stata costretta ad aprire una partita Iva, ma non sarei riuscita a guadagnare abbastanza. – chiarisce – A Manchester sono una ‘self-employed’, pago le tasse su quanto effettivamente riesco a vendere. Qui non è necessario avere partita Iva a meno di non raggiungere ricavi molto alti. In questo modo si dà la possibilità ai giovani o alle startup di provarci, con tassazioni molto agevolate. E questo vale per tutte le attività autonome”.
Oggi Maria Vittoria realizza papillon per uomo e bambino, gonne double-face per donne e bimbe con fantasie abbinabili madre-figlia, top, pantaloni e una varietà di accessori. Si dedica a tempo pieno alla sua attività occupandosi di tutta la lavorazione, dalla scelta delle stoffe fino al modello e al confezionamento. Inoltre allestisce i set dove fotografa i prodotti, aggiorna il sito e i social, risponde agli ordini e provvede alle spedizioni, e fa persino lei stessa da modella alle sue creazioni. “Faccio quasi tutto da sola, così riesco a risparmiare dove posso. Realizzo modelli semplici a cui abbino tessuti con stampe originali che compro un po’ ovunque, a seconda di cosa trovo quando vado in giro o durante i viaggi. I clienti possono scegliere stoffa e design a seconda del loro gusto, e commissionarmi quello che più gli piace”. E il riscontro c’è: gli ordini arrivano da tutto il mondo, dalla Norvegia a Dubai, dalla Svezia alla Spagna, poi ovviamente l’Inghilterra e l’Italia: “La maggior parte degli acquirenti sono italiani che vivono all’estero, che mi trovano online. Poi fanno molto anche i social, il passaparola e i mercatini”.
Nella lista di cose da fare c’è l’idea di allargare ancora il mercato su internet, con l’approdo sui market place online, e poi lo studio di nuove creazioni come i top insieme a un’amica modellista, o ancora il lancio dei papillon su scala più ampia. “Le cose a cui stare dietro sono tante, ma ci sono anche grandi soddisfazioni – confessa – Ho un lavoro che mi rende indipendente e inoltre riesco a gestirmi con la famiglia, ad avere i miei tempi. In Italia non so se questo sarebbe stato possibile”.