Lo scorso 14 dicembre, il gup Laura Marchiondelli ha rinviato a giudizio Corona per intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali relative alle misure di prevenzione. Il processo inizierà il 25 gennaio
La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto il sequestro a carico di Fabrizio Corona degli oltre 800mila euro trovati in due cassette di sicurezza in Austria e che erano già stati ‘congelati’ lo scorso novembre a seguito di una rogatoria della Procura nell’ambito della nuova inchiesta per intestazione fittizia di beni e frode fiscale che ha riportato in carcere l’ex ‘re dei paparazzi’ lo scorso ottobre.
A differenza del sequestro cautelare eseguito quasi due mesi fa, il nuovo provvedimento, disposto su richiesta del pm Alessandra Dolci e che riguarda sempre le stesse somme, come altre misure di prevenzione di questo tipo ha come presupposto giuridico la “pericolosità sociale“. La nuova inchiesta aveva portato già al sequestro da parte della Gdf di quelle due cassette di sicurezza e di un conto ad Innsbruck per un totale di 843mila euro, oltre alla scoperta di quei 1,7 milioni trovati nel controsoffitto della presunta prestanome Francesca Persi. Per lei e Corona il processo inizierà il 25 gennaio. “Non c’è nulla di nuovo, il denaro sequestrato è sempre lo stesso”, ha spiegato l’avvocato Ivano Chiesa, legale dell’ex agente fotografico. “È un sequestro ampiamente preannunciato – ha chiarito il difensore – che sarà oggetto di un’ampia discussione nel processo”.
Lo scorso 14 dicembre, il gup Laura Marchiondelli ha rinviato a giudizio Corona per intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali relative alle misure di prevenzione. E andrà a processo assieme alla sua storica collaboratrice e amica Francesca Persi, anche lei finita in carcere a ottobre. A nulla era servito a Corona presentarsi davanti al giudice con dei documenti per dimostrare, come aveva sostenuto anche in dichiarazioni spontanee, di aver “versato circa 400mila euro di tasse” su quei circa 2,6 milioni di euro in contanti trovati in parte, oltre 1,7 milioni (sequestrati dalla Sezione misure di prevenzione nei mesi scorsi), in un controsoffitto e in parte, quasi 900 mila euro, in Austria. Il 7 novembre scorso, inoltre, sempre la Sezione misure di prevenzione aveva sequestrato a Corona anche la sua casa di via De Cristoforis a Milano del valore di circa 2,5 milioni.