Il gruppo è accusato di aver omesso di dichiarare l'Ires tra il 2009 e il 2013, sottraendo alla tassazione circa 800 milioni. Cinque manager sono sotto inchiesta per dichiarazione fraudolenta. A dicembre 2015 un accordo analogo con Apple, che ha versato 318 milioni
Dopo un anno di trattative, anche Google sta per firmare un accordo con l’Agenzia delle Entrate per chiudere il contenzioso relativo a tasse non pagate tra il 2009 e il 2013. Secondo Repubblica il gruppo di Cupertino verserà al fisco italiano tra i 270 e i 280 milioni di euro: una cifra più alta di quanto si era ipotizzato un anno fa, quando la procura di Milano ha aperto un’inchiesta per dichiarazione fraudolenta contro cinque manager di Google Italy e Google Ireland limited che secondo i pm hanno omesso di dichiarare l’Ires per gli esercizi dal 2009 al 2013. Dopo quella data, la posizione dell’azienda è stata regolarizzata.
I tre avrebbero nascosto al fisco italiano un totale di 800 milioni di euro, evadendo 95 milioni di imposte. Questo sfruttando lo stesso meccanismo utilizzato da Apple, che a sua volta ha chiuso un analogo contenzioso con il fisco nel dicembre 2015 versando 318 milioni: secondo l’accusa i ricavi realizzati in Italia venivano imputati alla struttura irlandese come royalties facendo figurare Google Italy come “mero consulente“. Per di più, riporta il quotidiano del gruppo Espresso, la sede di Dublino aveva “residenza ai fini fiscali alle Bermuda“. Così la multinazionale riduceva moltissimo il carico fiscale. Ma i pm ritengono che Google Italia fosse in realtà una “stabile organizzazione occulta direttamente asservita agli interessi economici del gruppo”.
La trattativa tra Cupertino e le Entrate è andata avanti per un anno e ora, scrive Repubblica, è alle battute finali. Una volta chiuso il contenzioso, i manager sotto inchiesta avrebbero intenzione di chiedere il patteggiamento.