Il social network continua la sua trasformazione in media company. E per chiarire la propria posizione nel mercato dell'informazione lancia una serie di iniziative ad hoc
Tra la diffusione di bufale, pratica del click baiting e la necessità dei giornali di attrarre sempre più lettori su Internet, è davvero difficile comprendere il rapporto tra Facebook e gli editori. Per provare a chiarire una volta per tutte la sua posizione rispetto all’industria dell’informazione e migliorare la sua reputazione come fonte di notizie, il social network ha lanciato “The Facebook Journalism Project”.
La nuova iniziativa – annunciata dal Director of Product Fidji Simo con un post sul blog dell’azienda – si basa su tre pilastri fondamentali. Il primo riguarda la collaborazione con gli editori con gli obiettivi di sviluppare nuovi formati per pubblicare le storie in maniera più efficace, di migliorare l’esperienza di Instant Articles proponendo più contenuti in un solo post, di integrare lo stesso Instant Articles con modelli di business che prevedono il pagamento di una sottoscrizione per la consultazione delle notizie, di organizzare hackathon per fornire soluzioni tecniche agli editori, e infine di sostenere il giornalismo locale.
Il secondo punto del programma si basa invece sulla formazione: Facebook fornirà una serie di strumenti – tra i quali CrowdTangle, un tool che consente di migliorare la diffusione delle notizie sui social – e di corsi online ai giornalisti. Sarà inoltre stipulata una partnership con Poynter, la più importante scuola di giornalismo americana, per definire un programma di studi certificato. L’ultimo pilastro del progetto è rappresentato dagli utenti, per i quali il social network metterà a disposizione materiale educativo permettendo loro di scegliere le notizie da leggere in maniera “più intelligente”, evitando quindi le bufale e favorendo “l’alfabetizzazione” nel settore delle news.
“Noi sappiamo che condividere e discutere le idee e le notizie sono valori della nostra comunità, e come parte del nostro servizio, ci preoccupiamo di fare in modo che l’ecosistema delle news sia sano e che il mondo del giornalismo possa prosperare.”, ha spiegato Fidji Simo. Dopo la scelta di implementare un pulsante per segnalare le bufale, nei giorni scorsi era stata anche assunta Campbell Brown, ex corrispondente di NBC News e collaboratrice della CNN, come guida del News Partnership team: Facebook continua insomma la sua trasformazione in una media company “non tradizionale”, come ha voluto precisare il suo fondatore Mark Zuckerberg.