Duro scambio di accuse a L’Aria che Tira (La7) tra il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Gianni Barbacetto, e l’editorialista de L’Unità, Fabrizio Rondolino. Nodo della polemica è l’inchiesta in cui è coinvolto il ministro dello Sport Luca Lotti nell’ambito delle indagine sull’inchiesta per gli appalti Consip. “Sono tutte inchieste farlocche” – lamenta Rondolino – “soltanto Il Fatto Quotidiano crede a queste sciocchezze. Non ci crede più nessuno”. Immediata la risposta di Barbacetto: “Anche alcuni milioni di italiani che non vi votano più credono a queste cose, perché non ci sono soltanto i reati. Fai il portavoce di un partito“. Stizzita la controreplica di Rondolino, che accusa Il Fatto quotidiano di essere amico della Casaleggio Associati: “Ogni giorno pubblicano il nome di qualcuno che non c’entra niente, citato in qualche verbale sottratto nel sottoscala di qualche procura. Lo sputtanano per 2-3 settimane e lo fanno solo loro”. Il giornalista dell’Unità continua la sua invettiva, prendendo di mira il direttore del Fatto, Marco Travaglio: “Diversamente da quanto pensa lui, esiste la giustizia e la magistratura è una cosa seria. Arrivano le archiviazioni e le assoluzioni, sempre. E noi dovremmo stare a seguirli? E’ una cosa comica, è un giornale che fa senso. Infatti la gente ride e smette di comprare Il Fatto. Sapete quante denunce per diffamazione ha presto questo giornale? Sono diffamatori seriali“. “Sono stato assolto da più di 100 denunce per diffamazione“- controbatte Barbacetto – “Ma poi pensa alla gente che non ha mai cominciato a comprare L’Unità. Quello che Rondolino fa finta di non capire è la differenza tra reato e porcheria, come alcuni comportamenti dei politici che vengono archiviati o assolti e spesso prescritti. Ma i comportamenti sono disdicevoli. Il mondo non è solo una grande aula di giustizia in cui esistono solo i reati”
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