In nessun ambito l’informazione italiana è inquinata come per gli investimenti e la previdenza integrativa. Ciò si spiega facilmente: l’industria parassitaria del risparmio gestito s’appropria ogni anno di qualcosa come 30 miliardi di euro, a danno dei risparmiatori italiani. Abbastanza quindi per tante “iniziative” lecite e illecite per influenzare la stampa: “Piatto ricco, mi ci ficco! Ma soprattutto voglio che duri”.

In ogni caso poi la materia è continuamente evoluta negli ultimi 40 anni, è diventata davvero complessa e i prodotti vengono volutamente resi sempre più oscuri per ingannare meglio i risparmiatori e ancora prima i giornalisti. Seguendo il settore dal 1976 e scrivendo sui giornali dal 1984, ho qualcosa da dire sul primo e sui secondi.

Se poi può consolare, sono esposti alle truffe i piccoli risparmiatori come i ricchi eredi. I primi a casa, in banca, alle Poste o sul lavoro, i secondi da presuntuosi e pretestuosi family office o private banker. E l’inglese superfluo aiuta a imbrogliare.

Per questo ho accettato la proposta di Stefano Feltri di tenere un mini-corso per i giornalisti onesti ma non competentissimi, ma anche per chi vuole leggere fra le righe del Sole 24 Ore (se purtroppo non fallisce, come mi auguro), del Corriere della Sera, di Repubblica, de La Stampa, ma anche dei siti Internet. La sede è Roma e sarà sabato 21 gennaio dalle 14.30 alle 17.30 alla sede del Fatto Quotidiano. In particolare vedremo:

– Una (inevitabilmente) breve panoramica di reddito fisso, buoni fruttiferi postali, certificati, fondi comuni, gestioni, previdenza integrativa, oro e diamanti;

– Le fonti d’informazione non affidabili (organi di vigilanza, associazioni di consumatori o piuttosto di avvocati, la ditta Altroconsumo ecc.) e le poche valide (ufficio studi Mediobanca, Bloomberg, Rapaport ecc.).

– La matematica dell’imbroglio, cioè come ingannare il lettore e ancor prima i giornalisti: percentuali assurde, rendimenti gonfiati, confronti numerici sbilenchi ecc.

– La manipolazione della lingua: espressioni capziose, terminologia truffaldina ecc. sempre finalizzate a promuovere la vendita di immondizia finanziaria e previdenziale.

Verranno portati (e smontati) esempi di cattiva informazione e fornite indicazioni per arrivare ai dati corretti; e ovviamente come interpretarli e comunicarli. Ai partecipanti verrà inoltre fornito gratuitamente Tempo & Denaro, un mio vecchio libro, da anni esaurito, che immodestamente può servire ancora come testo introduttivo per la matematica finanziaria.

Qui il programma completo dei corsi

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Ferrovie, che senso ha espandersi oltremanica e non investire in Italia?

next
Articolo Successivo

Sanità, la riforma degli ordini va respinta in toto. Ecco cosa farei io

next