Politica

M5s, Renzi: “Sono un algoritmo non un partito”, Fico: “Bugia. Cerca di buttare fango. Pensi alle sue sconfitte”

Botta e risposta a distanza tra Matteo Renzi e Roberto Fico. L'ex premier intervistato da La Repubblica e il deputato pentastellato e presidente della commissione parlamentare di vigilanza, a colloquio con Maria Latella nel programma L'intervista di Sky Tg24, hanno "duellato" a distanza. Il presidente della commissione di vigilanza: "Rai Renzi cerca di buttare un po' di fango, meglio che guardi dentro casa sua, alle sue sconfitte"

Il M5s “è un algoritmo, non un partito”, “Bugia, cerca di buttare fango”. Botta e risposta a distanza tra Matteo Renzi e Roberto Fico. L’ex premier intervistato da La Repubblica e il deputato pentastellato e presidente della commissione parlamentare di vigilanza Rai, a colloquio con Maria Latella nel programma L’intervista di Sky Tg24, hanno “duellato” a distanza. Il deputato ha risposto anche a domande sul caso Marra: “È stato un grave errore del sindaco e della giunta. Lo diciamo in modo chiaro” e sulla vicenda Alde: “Non sapevo dell’adesione ad Alde. Un errore da ammettere”

Renzi: “Io voglio una sinistra libera, Grillo vince se denuncia il male”
Grillo “vince se denuncia il male. Non se prova a cambiare. Quei ragazzi sono già divisi, si odiano tra gruppi dirigenti, fanno carte e firme false per farsi la guerra. Ma sono un algoritmo, non un partito“. Nella lunga intervista a La Repubblica Renzi risponde così a una domanda di Ezio Mauro se convenga a Grillo puntare sul catastrofismo. “Lui è il Capo di un sistema che ripete ai seguaci solo quello che vogliono sentirsi dire, raccogliendo la schiuma dell’onda del web – dice l’ex premier -. Dovremmo fare una colletta per liberare la Raggi e i parlamentari europei dalle orrende manette incostituzionali che multano l’infedeltà al partito, ogni ribellione o autonomia. Ma quelli che vedevano nella riforma costituzionale, su questo tacciono. Se l’immagina una misura del genere nel Pd? Io non voglio una sinistra all’algoritmo: la voglio libera, capace di pensare con la sua testa, coi sui valori, la sua cultura, i suoi ideali”.

Fico: “Renzi? Meglio che guardi dentro casa sua, alle sue sconfitte”
“Noi un algoritmo? È una bugia, Renzi ha moltissimi problemi interni al Pd. Renzi cerca di buttare un po’ di fango, meglio che guardi dentro casa sua, alle sue sconfitte – replica il deputato M5S -. Renzi, avendo problemi nel Pd, preferisce guardare in casa dei altri. Dice che faranno un programma in modo originale, ma noi lo stiamo già facendo. Cerca solo di buttare fango ma è meglio che guardi in casa sua”. Al segretario del Pd rispondo anche i capigruppo alla Camera e in Senato. “Matteo Renzi mantenga la promessa e lasci la politica. Il segretario del Pd, invece di ritirarsi a vita privata, come aveva detto Urbi et Orbi, nell’eventualità di una sconfitta al referendum costituzionale, ritorna in campo con la sua propaganda e le sue menzogne  –  scrivono in una nota Vincenzo Caso e Michela Montevecchi – Renzi conferma la sua arroganza, ignorando la bastonata che gli è arrivata da 20 milioni di italiani che hanno punito sia la sua schiforma, che la sua politica tout court, e fa finta di niente. Il segretario del Pd, inoltre, è talmente ossessionato dal M5S che esce dal letargo per attaccarci. Renzi la smetta di insultare il Movimento Cinque Stelle e i suoi elettori – concludono gli esponenti pentastellati – prenda coscienza del suo fallimento e di quello dell’intero esecutivo, e si vada a nascondere in un eremo per meditare sui danni che ha fatto al nostro Paese”.

Ginefra (Pd): “Che algoritmo, ripartire dagli errori”
“#M5S non è algoritmo ma cartina di tornasole che certifica l’insoddisfazione per l’offerta politica tradizionale. Rispetto e pedalare!” scrive su Twitter il deputato dem Dario Ginefra. “Dobbiamo ripartire dalla comprensione dei nostri limiti per far meglio e per rispondere alle aspettative dei cittadini e non passare il tempo a denigrare gli avversari, anche perché, pur volendo accettare certe letture, rischiare di perdere ancora contro un algoritmo non renderebbe giustizia alle nostre intelligenze”.