Stefano Sereni e Andrea Vitiello, entrambi mantovani, hanno ripercorso e 'riscoperto' l'antico tragitto romano, in totale 932 chilometri (665 miglia romane), hanno segnato ogni strada, fissato tutte le tappe, stipulato convenzione con 158 alloggi
Stefano è partito da Piacenza – a piedi, in compagnia della fidanzata – in direzione di Genova. Andrea, in bicicletta, da Aquileia è arrivato a Piacenza. E così, Stefano Sereni e Andrea Vitiello, entrambi mantovani, hanno ripercorso e ‘riscoperto’ l’antica via Postumia. Seguendo l’antico tragitto romano, in totale 932 chilometri (665 miglia romane), hanno segnato ogni strada, fissato tutte le tappe, stipulato convenzione con 158 alloggi, e fatto così rinascere la vecchia via consolare.
Tenendo presente che nel capoluogo ligure l’ultimo miglio romano potrebbe completare il cammino, congiungendo piazza Principe alla chiesa di San Giorgio, vero punto di arrivo dell’originaria via Postumia. Il costo di quello che può rievocare il celebre cammino di Santiago, il percorso franco-spagnolo che ha per meta Santiago de Compostela, è circa 1.300 euro (un centinaio di euro in più della ‘strada che conduce alla fine del mondo’). Con una spesa di 25 euro al giorno. “La tariffa – spiega Sereni a ilfattoquotidiano.it – comprende una notte più la prima colazione. Con un calcolo stimato su una media di 20-25 km al giorno da percorrere a piedi”. Un percorso lungo il quale, grazie al lavoro di Stefano e Andrea, è “impossibile perdersi”.
Disponibili le tracce gps che possono essere caricate su un’applicazione (Osmand, Wikiloc e Easy Trails, ma ce ne sono tante altre). Chi non vuole utilizzare il gps, più servirsi del descrittivo mappe che i due ragazzi hanno predisposto. Una specie di guida con cartine promozionali sulla quale saranno segnalati anche ristoranti e osterie con i quali i due ragazzi stanno siglando in questi giorni le relative convenzioni. “L’Italia che attraversiamo non è soltanto un’opera d’arte per quadri o sculture, ma anche per quello che offre dal punto di vista enogastronomico e paesaggistico. Noi diamo indicazioni e consigli nei nostri percorsi e sulle nostre mappe”.
Insomma, in tempo reale è possibile sapere dove si è e ciò che si può trovare nelle vicinanze per quanto riguarda vitto e l’alloggio. Nei giorni scorsi Sereni e Vitiello sono stati nel Casalasco, territorio in provincia di Cremona, in mezzo alla della Pianura Padana, interessato dal percorso. Le tappe di Sabbioneta, Casalmaggiore, Stagno Lombardo, Calvatone, Marcaria, San Martino dall’Argine, Brugnolo, Spineda, Motta San Fermo, Gussola, Torricella del Pizzo e Solarolo Monasterolo occupano una buona fetta della parte centrale del cammino. Tranne in casi eccezionali, come accaduto a Casalmaggiore (Cremona), “abbiamo riscontrato pochissima collaborazione da parte dei Comuni che punteggiano il percorso”. Per ‘segnare’ il cammino, racconta Stefano, “abbiamo usato vernice e pennello. E in alcuni casi adesivi che abbiamo acquistato di tasca nostra”. L’estate scorsa è terminata la messa in sicurezza del cammino, con la scelta delle strade meno pericolose e a basso traffico, e il perfezionamento della segnaletica. “E ora attendiamo i pellegrini”.