“Parlare e twittare” non è un’opzione per il presidente Donald Trump. A dirlo alla Fox è il direttore uscente della Cia, John Brennan, che aveva già polemizzato con il tycoon newyorkese, il 9 gennaio scorso, quando lo aveva accusato di “mettere a rischio il paese”, ignorando la comunità dell’intelligence. Parlando all’emittente televisiva americana, Brenner ha nuovamente ammonito Trump auspicando che eviti commenti improvvisati quando si insedierà alla Casa Bianca. “La spontaneità non è qualcosa che protegge gli interessi nazionali e quindi quando parla o reagisce deve essere sicuro di comprendere che le implicazioni e l’impatto sugli Usa potrebbero essere profondi. Si tratta di qualcosa di più di Trump, si tratta degli Stati Uniti”.
Il direttore uscente della Cia ha infine invitato il presidente eletto degli Usa a non ridimensionare le azioni della Russia. “Non credo che possieda una comprensione completa delle capacità, delle intenzioni e delle azioni della Russia”, ha detto alla Fox. “Penso che Trump debba capire che assolvere la Russia da varie azioni che ha intrapreso negli anni passati sia una strada che deve stare molto, molto attento a ridimensionare”, ha aggiunto.
Subito è arrivata la replica, su Twitter, di Trump alle accuse di non capire la politica estera e la minaccia russa. “Davvero non avrebbe potuto fare peggio, guardate solo alla Siria (linea rossa, ossia l’uso di armi chimiche come limite invalicabile evocato da Obama, ndr), Crimea, Ucraina e il rafforzamento dell’arsenale nucleare russo”, ha twittato. “Non bene”, ha aggiunto, chiedendosi se non sia Brenner l’autore della fuga di fake news.