La casa automobilistica deve restituire 26.499 di euro al proprietario di una Skoda Yeti 2.0 Tdi, acquistata tre anni fa, con la motivazione che "l'azione di Vw costituisce una manipolazione illegale del controllo del motore". A divulgare la notizia è stata una nota, diffusa dalla Dpa, dell’ufficio legale Roger&Ulbrich che ha seguito la causa
C’è la prima condanna diretta per il caso Dieselgate-Volkswagen. Il tribunale di Hildesheim, località in Bassa Sassonia a pochi chilometri da Wolfsburg,sede della casa automobilistica, ha condannato la società rimborsare a un cliente l’intero prezzo di un’auto diesel in cui era stato installato il dispositivo che manipolava le emissioni di gas di scarico. La sentenza non è esecutiva, perché si tratta di un giudizio di prima istanza. Ma per i giudici di Hildesheim, la casa automobilistica deve restituire 26.499 di euro al proprietario di una Skoda Yeti 2.0 Tdi, acquistata tre anni fa, con la motivazione che “l’azione di Vw costituisce una manipolazione illegale del controllo del motore”. A divulgare la notizia è stata una nota, diffusa dalla Dpa, dell’ufficio legale Roger&Ulbrich che ha seguito la causa.
Qualora la sentenza venisse confermata anche nelle istanze successive, il giudizio “potrebbe avere conseguenze in materia di diritti del consumatore”, ha commentato la Sueddeutsche Zeitung, che ha potuto visionare le 18 pagine redatte dai giudici. Vw avrebbe agito “procurando danni intenzionali” all’acquirente, hanno scritto i giudici, aggiungendo che si tratta “di una frode al consumatore, da considerare riprovevole come l’adulterazione del vino con il glicole o l’utilizzo di carne equina nelle lasagne”. È la prima condanna diretta di un tribunale per Vw, che ha finora sostenuto la tesi che i contratti di vendita fossero stati stipulati dai concessionari. Analoghe cause, intentate contro la casa automobilistica, erano fallite in altri tribunali tedeschi. E l’unica causa vincente (ancora solo in prima istanza) era intentata contro un concessionario. Interpellata dalla Sueddeutsche, Vw parla di errore dei giudici di Hildesheim richiamando la tesi della vendita attraverso i concessionari. La condanna di Vw giunge nel giorno in cui i toni sullo scontro Germania-Italia su Fca si sono apparentemente attenuati. Si è dunque fermi allo scontro di ieri, alle bordate del portavoce del ministro dei Trasporti tedesco che chiedeva all’Ue il richiamo di tre modelli Fca e alle reazioni ferme dei competenti ministri italiani, Del Rio, Calenda e Galletti. Domani ci sarà l’occasione per capire se lo scontro potrà ricomporsi: a Berlino si terrà la conferenza economica Germania-Italia, con i ministri economici dei due paesi. Ma arriverà soprattutto Paolo Gentiloni per la sua prima visita da premier: incontrerà Angela Merkel alla cancelleria e poi alla conferenza economica.