Cronaca

Cucchi, Giovanardi: “Droga decisiva nel decesso. Tra spacciatori e carabinieri, scelgo i carabinieri”

Aspro diverbio a La Zanzara su Radio24 tra il senatore di IdeaCarlo Giovanardi, e uno dei conduttori, David Parenzo, dopo che si è conclusa la nuova inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi. Per Giovanardi, la verità sulla morte di Stefano Cucchi non è questa, ma arriverà solo col nuovo processo: “Dopo 8 anni di inenarrabili sofferenze e linciaggi personali, i tre agenti di polizia penitenziaria accusati di aver picchiato Stefano Cucchi sono stati definitivamente assolti”. E ribadisce: “La droga ha avuto una parte rilevante nella morte di Stefano Cucchi, un ruolo determinante nel decesso. Cucchi era uno spacciatore e fare lo spacciatore non è una cosa gloriosa, non è un benemerito della Nazione. Quando fu arrestato era già in una condizione fisica precaria. Io credo” – continua – “che la strada dell’omicidio preterintenzionale cadrà totalmente nella fase processuale. Tutte le perizie hanno escluso che ci sia qualsiasi tipo di relazione con le botte ricevute”. Dichiarazioni che sollevano un diverbio con il conduttore di David Parenzo, accusato di essere un “infame mentitore”. Giovanardi insiste: “Tra gli spacciatori e i carabinieri sono dalla parte dei carabinieri. Sia chiaro. Poi se commettono reati è giusto che paghino”. E attacca la famiglia Cucchi: “Ilaria Cucchi, il suo compagno l’avvocato Anselmo, il senatore Manconi, fanno parte di una lobby, un gruppo di pressione. Loro hanno interessi economici, sono stati liquidati con un milione di euro dai medici che erano innocenti. Anselmo si vanta di vincere i processi sui media e hanno una grande capacità mediatica. Ieri erano subito al Tg1 senza che nessun carabiniere sia intervenuto dall’altra parte. Sono perennemente in televisione a dire che hanno ragione loro. Sono bravissimi a fare i processi mediatici. Per fortuna nel processo parla anche la difesa”