Servizi segreti
Trump ha ammesso che si fida di più di Wikileaks rispetto a Cia e Fbi. In aggiunta alle sue uscite contro la “Cia nazista” sembra che le due agenzie principali siano corse ai ripari spiegando che stanno indagando sui documenti compromettenti. Come se non bastasse, Trump ha dichiarato al Business insider che i budget di Cia e altre agenzie di servizi sono troppo elevati e devono essere tagliati. Se lavorassi in quelle agenzie non avrei una grande simpatia per il nuovo presidente.
Industria armi
Diciamo che qui la situazione è ibrida. Trump ha promesso supporto ad Israele (grande compratore di armi stelle striscie) quindi un po’ di armi si venderanno sicuramente. C’è tutto il Medioriente da ricostruire (leggasi gli eserciti): Iraq, Siria e fosse mai che ci scappa anche il nuovo Stato curdo. Tuttavia la sua ultima uscita sull’F35 che costa un occhio della testa è stato digerito a malincuore dalla Lockheed. C’è da dire che con i tempi di sviluppo dell’F35 fa prima a fare due mandati Trump che l’aviazione Usa ad avere il nuovo caccia tattico strategico invisibile.
Cina
Il dragone ha di recente dichiarato di voler difendere la globalizzazione (alla faccia del comunismo!). La ragione è semplice: hanno una sovrapproduzione industriale che non può essere chiusa nell’area di influenza cinese (per intenderci Centro Asia e I.O.R con potere di acquisto medio basso). Servono mercati maturi che comprano carabattole cinesi di ogni tipo e quelli sono Europa, Usa e in minor parte Latam. In più il biondo ha deciso di dichiarare guerra commerciale al dragone: minacciando le aziende Usa che producono laggiù (reshoring, questo sconosciuto?), proponendo blocchi commerciali e non ultimo facendo un colpo di telefono a Taiwan.