“Io rivoterei me stessa? Sì. E soprattutto mi darei una possibilità, cioè il tempo, lo stesso che è stato dato agli altri sindaci”. Così il sindaco M5S di Roma, Virginia Raggi, risponde a Giovanni Floris durante Dimartedì (La7), a conclusione della sua intervista. La prima cittadina della Capitale si definisce “tranquilla e serena” circa l’ipotesi di un avviso di garanzia a suo carico: “Secondo alcuni giornalisti che ci hanno fatto terrorismo psicologico per tutte le ferie natalizie, io il 9 gennaio sarei dovuta finire in carcere o appesa sulla pubblica piazza. Oggi siamo al 17 e per quanto mi risulta non sono indagata. Gli avvisi di garanzia si leggono, si valutano e si prendono le determinazioni conseguenti. E’ quel che abbiamo sempre detto noi del M5S. Dipende dal caso specifico”. Poi aggiunge polemicamente: “Si sono dimessi due assessori, li abbiamo sostituiti e per mesi si è parlato di una giunta dimezzata. Ma quanti sindaci hanno cambiato assessori e non si è mai saputo niente? Guardate anche i miei predecessori. Questo capita tutti i giorni”. E sulle tensioni interne al movimento, puntualizza: “Molti nostri errori sono stati enfatizzati. Io non sento questo spaccamento nel M5S, che voi descrivete. Noi ci siamo presi l’onere di prendere in mano una città in macerie. Abbiamo fatto tanto: abbiamo trovato 18 milioni per il sociale e con i verificatori sugli autobus stiamo già recuperando una parte dell’evasione. Ma perché voi giornalisti non avete iniziato da prima questo lavoro, in modo da non arrivare a questa situazione a Roma?”. “Veramente ci sono giornalisti che a Roma e a Ostia hanno rischiato la vita per inchieste su Mafia Capitale“, obietta Floris. Virginia Raggi spiega poi il “contratto” da lei firmato con la Casaleggio e il M5S sul vincolo di mandato: “E’ un impegno nei confronti dei cittadini per rimanere coerenti agli impegni presi”