Diverse scuole di Roma sono state evacuare per effettuare verifiche di eventuali danni a seguito delle tre scosse di terremoto che ci sono state in Centro Italia, avvertite distintamente anche nella Capitale. Così come è accaduto al liceo Macchiavelli con gli studenti costretti a scendere in strada.
Archivio - 18 Gennaio 2017
Terremoto, diverse scuole evacuate a Roma: studenti in strada
La Playlist Archivio
- 17:59 - **Migranti: governo pone fiducia su dl flussi**
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - Il ministro Luca Ciriani ha posto in aula, a nome del governo, la questione di fiducia sul dl Flussi.
- 17:55 - Quirinale: Mattarella incontra delegazione Giovani imprenditori Confindustria
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto oggi pomeriggio al Quirinale una delegazione dei "Giovani Imprenditori" di Confindustria, guidata dal presidente, Riccardo Di Stefano.
- 17:49 - Violenza su donne: Boccia, 'destra cerca nemici per giustificare Albania, ma femminicidi italiani'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - “Colpisce che in una giornata come questa da destra e nel governo continuino a cercare nemici e a individuare colpevoli ‘stranieri’ per reati, come quelli della violenza contro le donne e del femminicidio, che le statistiche, non il Pd, ci dicono essere di natura non etnica ma nella maggioranza dei casi assolutamente ‘nostrana’". Lo dice il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
"Sono i fidanzati, i mariti che per lo più picchiano o uccidono le loro compagne, mogli o fidanzate. Mettere in rapporto migranti e violenza sulle donne può servire solo alla propaganda cara a Salvini ma da una premier donna come Giorgia Meloni ci saremmo aspettati più amore di verità. Questa narrazione non aiuta quella che dovrebbe essere una battaglia comune. Non riconoscere la violenza maschile come ragione culturale non aiuterà certo la tutela dei diritti delle donne".
"Può essere forse utile per giustificare lo spreco del centro migranti in Albania, ma i dati ci dicono che in più del 70% dei casi il femminicida è un familiare o un conoscente: il partner o l’ex partner. Quelli della violenza sulle donne e del femminicidio sono fenomeni che non riguardano l’etnia, la classe sociale, e non conta se sei andato all’università o meno: siamo di fronte a problemi di natura culturale. Che oggi, ancora, la destra cavalchi solo il problema securitario significa solo fare propaganda, non aiutare il paese a crescere e soprattutto non aiutare le donne”.
- 17:42 - **Pd: domani segreteria con Schlein, odg regionali e mobilitazione su sanità**
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - Si riunirà domani mattina, martedì 26 novembre alle ore 8.30, nella sede di Via Sant'Andrea delle Fratte, la segreteria nazionale del Pd. All'ordine del giorno i risultati delle ultime elezioni regionali e la mobilitazione sulla Sanità lanciata dalla segretaria Elly Schlein.
- 17:40 - Palermo, al Tribunale 'stanza accoglienza' per vittime violenze
Palermo, 25 nov. (Adnkronos) - E' stato firmato questo pomeriggio al Tribunale di Palermo, il 'Protocollo per l’individuazione e l’utilizzo della “stanza di accoglienza' presso il Palazzo di Giustizia per le persone da escutere nel corso del giudizio che versino in condizioni di vulnerabilità”. “Il Tribunale di Palermo sarà uno dei primi Tribunali d’Italia ad allestire aree riservate per l’accoglienza e il sostegno psicologico di vittime di violenze di genere o in ambito domestico, chiamate a testimoniare nei relativi processi", dice il Presidente del Tribunale Piergiorgio Morosini. E’ il risultato fortemente voluto da Presidente del Tribunale di Palermo, Procuratore della Repubblica, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo, Presidente della Camera Penale di Palermo e dal Direttore del Dipartimento di Scienze Psicologiche e Pedagogiche dell’Università di Palermo, con la firma di un protocollo che si ispira alle raccomandazioni della convenzione di Istanbul per il contrasto a forme di vittimizzazione secondaria.
"L’intesa adotta specifici accorgimenti per evitare che, per le donne chiamate a testimoniare, l’arrivo al palazzo di giustizia e l’attesa del processo siano momenti di forte stress emotivo e di pericolosi contatti con l’imputato o con persone a lui vicine- spiega-D’ora in poi, quelle in condizioni di particolare vulnerabilità, verranno citate con modalità tali da essere ricevute riservatamente al palazzo di giustizia da funzionari, adeguatamente formati per assisterle prima della deposizione, e potranno attendere il momento di essere ascoltate in un ambiente del Tribunale isolato e protetto, raggiungendo poi l’aula in cui si svolgerà l’esame con modalità idonee ad evitare contatti impropri".
"Su base volontaristica, le persone offese potranno anche avvalersi del sostegno di psicologi del Dipartimento di Scienze Psicologiche e Pedagogiche dell’Università di Palermo. Si partirà con l’allestimento di due stanze di accoglienza. Una ubicata nell’edificio centrale di piazza V.E.Orlando e l’altra in quello di via Pagano. E’ una misura di “civiltà” a tutela della dignità della donna, frutto di una collaborazione ad ampio spettro tra diverse istituzioni e di una sensibilità diffusa verso soggetti deboli”, conclude Morosini.
- 17:39 - Governo: ieri big a casa Meloni, da Arcore al Torrino, tornano i 'vertici casalinghi'/Adnkronos
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - In principio fu Arcore, poi palazzo Grazioli. Ora c'è il Torrino. Dopo Silvio Berlusconi i vertici 'casalinghi' di governo del centrodestra conoscono un'altra location: la nuova abitazione dell'attuale premier, Giorgia Meloni, nel quartiere della zona Sud di Roma, dove ieri sera sono stati ricevuti per un 'apecena' gli alleati, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi, presente anche il ministro Giancarlo Giorgetti, per discutere soprattutto della manovra economica. E' stato il Cavaliere, infatti, il precursore dei summit a casa con pranzi e cene nella sua residenza milanese di Villa San Martino (diventata in poco tempo una sorta di nuova Camp David), che ha segnato la storia d'Italia con i suoi caminetti del lunedì insieme a Umberto Bossi subito dopo la tradizionale riunione con i figli e i manager di Mediaset.
Ad Arcore si sono fatti e disfatti alleanze e partiti. Senza contare le estati a Villa Certosa, una vera e propria liturgia dell'era Silvio ( con tanto di fuochi d'artificio e lava del finto vulcano,), il buen retiro sardo, che l'allora premier scelse per numerosi incontri di coalizione riservati. Col passare degli anni, poi, Villa San Martino ha passato il testimone a via del Plebiscito, quartier generale forzista per quasi un quarto di secolo, a cominciare dal '96 quando il presidente di Forza Italia vi entrò da locatario dopo il ribaltone della Lega Nord della sua prima esperienza a palazzo Chigi, quella della discesa in campo, nel '94. Da allora, al civico 102, a pochi passi da piazza Venezia, con il debutto del menu tricolore, si sono tenute riunioni di partito, colloqui con capi di Stato e di governo, Vladimir Putin in testa (nell'iconografia berlusconiana resta la foto del capo del Cremlino che lancia nel corridoio una pallina al barboncino Dudù) e anche le cosiddette cene eleganti, entrate a processo.
Con il governo Meloni, dopo la scomparsa del Cavaliere, il Torrino, si trasforma, dunque, in una specie di 'succursale' della presidenza del Consiglio. Ieri, per circa tre ore, dalle 18 alle 21, raccontano, anche Meloni ha voluto ospitare nella sua dimora capitolina i partner di coalizione per fare il punto della situazione sui principali temi di attualità politica lontano da occhi indiscreti.
- 17:39 - M5S: commercialista Grillo, 'Conte restituisca simbolo, lo metteremo in un museo'
Roma, 25 nov. (Adnkronos) - All'indomani del 'grillicidio' i riflettori restano accesi sul grande assente della costituente 5 Stelle. Beppe Grillo non era presente al Palazzo dei congressi, dove Giuseppe Conte - in virtù del voto espresso dagli iscritti pentastellati - ha sfilato al comico genovese lo scettro di garante, abolendo l'incarico statutario ritagliato per lui anni fa. Ora sono molti a interrogarsi sui prossimi passi dell'(ex) Elevato: tornerà a impugnare le carte bollate per impedire a Conte l'utilizzo del simbolo o accetterà quanto stabilito dall'assemblea dei votanti? "Valuteremo", dice all'Adnkronos Enrico Maria Nadasi, amico e commercialista di Grillo, nonché cofondatore insieme al comico dell'Associazione Movimento 5 Stelle 2013 "proprietaria dei simboli del Movimento": o almeno questo è ciò che si legge nell'ultimo bilancio dell'Associazione.
"E' opportuno che Conte adesso si faccia il suo simbolo, 'Oz con i 22 mandati', e lasci perdere quel simbolo lì. Il Movimento che abbiamo fondato non può essere stravolto. Se continua col simbolo del Movimento, si valuterà il da farsi", prosegue Nadasi. "Beppe - spiega ancora il commercialista - ha espresso la volontà di rivolere il simbolo indietro e di estinguerlo. Questo è quello che vuole Beppe e io sono d'accordo con lui". Insomma, per voi Conte non può più utilizzare il logo del M5S... "Quel simbolo rappresentava tanto per noi: un Movimento che doveva realizzare una forma di politica nuova e una gestione nuova della cosa pubblica. Quel simbolo ora non rappresenta più quella cosa lì: noi lo rivogliamo indietro per estinguerlo. Lo metteremo in un museo: faremo un museo dei simboli politici e ci sarà anche quello del Movimento...".
Nadasi ha avuto modo di scambiare con Grillo alcune impressioni sul processo costituente M5S, culminato con l'evento 'Nova' andato in scena all'Eur il 23 e 24 novembre: "Abbiamo preso atto di ciò che è successo, osservando i fatti. Che delusione. Beppe? Era stupito: delle tante persone che hanno fatto parte della storia del Movimento, nessuna di esse ha preso le sue difese. Non si sono schierate, hanno aspettato. Tutti appiattiti sull'attesa che Conte potesse archiviare la regola dei due mandati. Concordo con Grillo: c'è stato un passaggio da francescani a gesuiti. Un'assemblea farsa - racconta ancora l'amico di Grillo - dove si sono votati quello che volevano. Non è più il Movimento ma un partito. Che fare ora? Faremo tutte le valutazioni del caso, a 360 gradi...".
(di Antonio Atte)