Sir Paul McCartney fa causa alla Sony/ATV Music Publishing. L’ex Beatle vuole tornare in possesso dei diritti di molte delle sue canzoni composte tra il 1962 e il 1971, la maggioranza delle quali firmate insieme a John Lennon. Love Me Do, All You Need Is Love, Hey Jude, Yesterday, The long and winding road sono solo alcuni dei 200 brani oggetto del contendere: un catalogo dal valore inestimabile, un tesoro musicale senza pari.
La denuncia di Sir Paul si basa sul Copyright Act, una legge Usa del 197 secondo la quale gli artisti possono recuperare i diritti dei loro brani ma con modalità diverse a seconda dell’anno di creazione. Cinquantasei sono gli anni da lasciar passare per quanto riguarda le canzoni composte prima del 1978, solo trentacinque gli anni di attesa per quelle composte dopo il 1978. Stando a queste disposizioni, Sir Paul si è mosso in anticipo: dovrà infatti aspettare il 2018 prima di poter recuperare i diritti in questione ma d’altra parte non è la prima volta che l’ex Beatle si fa avanti in tal senso, avendo già depositato altri ricorsi legali che non hanno però avuto il successo sperato.
Secondo la Sony/ATV quella di McCartney è una denuncia “non necessaria e prematura” anche perché, fanno sapere dalla multinazionale, “Sony/ATV ha il più alto rispetto per Sir Paul McCartney con il quale ha intrattenuto un lungo, amichevole e per entrambi fruttuoso rapporto, segnato sempre dal profondo rispetto per il ricco catalogo di canzoni firmate Lennon e McCartney”. Ricco catalogo, appunto. L’oggetto del contendere è infatti un vero e proprio eldorado musicale. Musicista più ricco del mondo secondo la tradizionale classifica del Sunday Times (patrimonio stimato intorno ai 963 milioni di euro), il Macca sembra non aver voglia di accontentarsi e si porta dunque avanti con una battaglia che non sembra essere di facile risoluzione.