Lo aveva comprato a prezzo di favore dall’immobiliarista romano Sergio Scarpellini. Oggi i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato l’appartamento e il posto auto di via dei Prati Fiscali di proprietà di Raffaele Marra, ex braccio destro della sindaca Virginia Raggi arrestato nelle corse settimane e della moglie. I carabinieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip presso il Tribunale di Roma. L’appartamento è quello al centro dell’indagine che ha portato all’arresto di Marra per corruzione. Secondo quanto si è appreso, il provvedimento è stato adottato su richiesta della Procura di Roma e si basa sul presupposto che i beni sequestrati siano stati acquistati con denaro proveniente dall’episodio di corruzione di cui Marra è accusato e per cui il 16 dicembre dello scorso anno è stato arrestato dai carabinieri.
Secondo l’indagine della Procura l’attico all’interno di un residence dell’Eur sarebbe stato acquistato dal manager nel 2010 con mezzo milione di sconto sul valore effettivo. Il prezzo della corruzione, secondo l’ipotesi investigativa, perché Marra allora – giunta Alemanno – era direttore dell’Ufficio politiche abitative del Comune e capo del Dipartimento Patrimonio e Casa con cui il proprietario Scarpellini faceva gran parte dei suoi affari immobiliari. Il prezzo pagato da Marra è stato di 728mila euro quando un appartamento gemello, come racconta l’Espresso in un’inchiesta che ha contribuito a sollevare il caso, era stato pagato nello stesso periodo un milione e 204mila euro. Intanto la sindaca Virginia Raggi con una ordinanza firmata ieri e pubblicata oggi sul sito del Comune ha conferito l’incarico di direttore del dipartimento personale del Comune, precedentemente da Marra, al dirigente amministrativo Angelo Ottavianelli per la durata di tre anni. Nelle premesse si scrive che la posizione “si è resa vacante a far data dal 16 dicembre”.
Giustizia & Impunità
Roma, sequestrato l’attico di Marra al centro dell’indagine sulla presunta corruzione
L'attico era stato acquistato nel 2010 con mezzo milione di sconto dall'imprenditore romano Scarpellini che era in affari col Comune mentre Marra era a capo del settore Patrimonio e casa. Ieri il sindaco Raggi ha definitivamente sostituito il manager arrestato mettendo fine alla posizione vacante: al dipartimento del personale arriva Angelo Ottavianelli
Lo aveva comprato a prezzo di favore dall’immobiliarista romano Sergio Scarpellini. Oggi i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato l’appartamento e il posto auto di via dei Prati Fiscali di proprietà di Raffaele Marra, ex braccio destro della sindaca Virginia Raggi arrestato nelle corse settimane e della moglie. I carabinieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip presso il Tribunale di Roma. L’appartamento è quello al centro dell’indagine che ha portato all’arresto di Marra per corruzione. Secondo quanto si è appreso, il provvedimento è stato adottato su richiesta della Procura di Roma e si basa sul presupposto che i beni sequestrati siano stati acquistati con denaro proveniente dall’episodio di corruzione di cui Marra è accusato e per cui il 16 dicembre dello scorso anno è stato arrestato dai carabinieri.
Secondo l’indagine della Procura l’attico all’interno di un residence dell’Eur sarebbe stato acquistato dal manager nel 2010 con mezzo milione di sconto sul valore effettivo. Il prezzo della corruzione, secondo l’ipotesi investigativa, perché Marra allora – giunta Alemanno – era direttore dell’Ufficio politiche abitative del Comune e capo del Dipartimento Patrimonio e Casa con cui il proprietario Scarpellini faceva gran parte dei suoi affari immobiliari. Il prezzo pagato da Marra è stato di 728mila euro quando un appartamento gemello, come racconta l’Espresso in un’inchiesta che ha contribuito a sollevare il caso, era stato pagato nello stesso periodo un milione e 204mila euro. Intanto la sindaca Virginia Raggi con una ordinanza firmata ieri e pubblicata oggi sul sito del Comune ha conferito l’incarico di direttore del dipartimento personale del Comune, precedentemente da Marra, al dirigente amministrativo Angelo Ottavianelli per la durata di tre anni. Nelle premesse si scrive che la posizione “si è resa vacante a far data dal 16 dicembre”.
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Israele, terremoto allo Shin Bet: Netanyahu silura il capo Bar e denuncia il suo predecessore
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il presidente del partito israeliano Unità Nazionale, Benny Gantz, definisce il licenziamento, da parte del premier Benjamin Netanyahu, del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, "un colpo diretto alla sicurezza dello Stato e allo smantellamento dell'unità nella società israeliana per ragioni politiche e personali".
Anche il presidente di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, condanna la decisione, dichiarando che se il Primo Ministro Netanyahu “avesse combattuto Hamas con la stessa determinazione con cui sta combattendo il capo dello Shin Bet, l'ufficio del Procuratore generale e il sistema giudiziario, l'olocausto del 7 ottobre sarebbe stato impedito”.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - La Russia ha ripetutamente affermato che non dovrebbero esserci “forze di peacekeeping” della Nato in Ucraina. E se l'Alleanza decidesse di aiutare Kiev in questo modo, significherebbe la guerra. Lo ha affermato su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la sua intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e di averlo "informato che la prossima settimana presenterà una proposta al governo per porre fine al suo mandato".
In una dichiarazione successiva, Netanyahu ha spiegato: “In ogni momento, ma soprattutto durante una guerra esistenziale come quella che stiamo affrontando, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet. "Ma sfortunatamente, la situazione è l'opposto: non ho questa fiducia. Nutro una sfiducia continua nel capo dello Shin Bet, una sfiducia che è solo cresciuta nel tempo".
(Adnkronos) - "Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone".
"Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno risposto ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con missili balistici e un drone. Lo rivendica il portavoce del gruppo yemenita.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - La polizia israeliana ha aperto un'indagine sull'ex capo dell'agenzia di sicurezza Shin Bet, Nadav Argaman, dopo che venerdì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato una denuncia.
Il premier israeliano ha accusato Argaman di ricatto e reati legati alla legge che riguarda lo Shin Bet, che proibisce ai dipendenti dell'organizzazione di divulgare informazioni ottenute nell'ambito del loro lavoro.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un abitante di Gaza, che stava "tentando di piazzare ordigni esplosivi" nei pressi del corridoio di Netzarim, è stato ucciso. Lo riferisce l'esercito israeliano.