Il concetto di low-cost dell’automobile, inaugurato da Dacia con la sua strategia di modelli piuttosto essenziali, costruiti sulla base delle “vecchie” Renault, e di vendita con prezzi bassi ma senza sconti, mostra una salute invidiabile a dispetto delle stagioni che trascorrono: segno che questa formula è apprezzata, almeno come le auto.

Del resto, nella stagione appena trascorsa, un apporto significativo ai risultati di vendita del gruppo Renault in Italia (+23% in un mercato vetture+commerciali cresciuto in media del 18%) viene proprio dal marchio franco-rumeno: Dacia ha fatto registrare 52.253 immatricolazioni, con i propri volumi cresciuti del 12% rispetto alla stagione 2015 facendo segnare il record di immatricolazioni dal suo lancio sul nostro mercato, che risale al 2006.

La formula tutta convenienza delle prime Dacia si è tuttavia evoluta con intelligenza, abbandonando l’eccessiva essenzialità del debutto per abbracciare una concretezza di contenuto più vicina alle richieste di mercati maturi come il nostro. Non a caso, la suv Duster ha fatto segnare proprio nell’anno appena terminato il primato di unità targate (22.362) dal suo lancio, avvenuto nel 2010, mentre il secondo modello più venduto risulta la Sandero (+21%) anch’essa con vendite record dal lancio (21.169), tra l’altro presentatasi all’inizio di questo 2017 forte di un restyling moderato ma al tempo stesso concreto.

La vettura fuori presenta dunque design lievemente ritoccato, al pari degli interni, migliorati in accoglienza e qualità. Sul piano tecnico, invece, la novità sostanziale è data dall’introduzione del nuovo motore SC 1.0 tre cilindri da 75 cv, che sostituisce il vecchio 1.2 quattro cilindri assicurando una riduzione del 10% in termini di emissioni CO2 e consumi. Crescono inoltre le dotazioni di ausilio alla guida di base, con l’assistenza alla partenza in salita e la retrocamera di manovra.

Ancora più crossover nello stile, poi, la Sandero Stepway, grazie ad un look più deciso. L’immagine di robustezza è sottolineata dalla maggior altezza da terra, dalle protezioni sottoscocca satinate e le barre longitudinali su tetto. Non cambiano invece i prezzi, che partono come di consueto da 7.450 Euro per la Sandero 1.0 SC.

Un po’ diversa dalle altre Case, o se si vuole originale, Dacia lo è anche al di fuori della sua produzione, con iniziative singolari. Come quelle nell’ambito della sponsorizzazione da tempo in corso con l’Udinese Calcio, tra cui il pluripremiato progetto “Sponsor Day” all’interno del quale si è sviluppata l’ancor più originale iniziativa “Dacia The Swap” per lo scambio di ruoli: alcuni tifosi selezionati dal 16 gennaio al 6 febbraio, che nel weekend non possono seguire appieno la loro passione per il calcio perché impegnati con il lavoro, saranno sostituiti nelle loro mansioni – al bar, in cucina nel ristorante etc. – proprio dai giocatori dell’Udinese dietro al bancone del bar o alla cassa… Come se la caveranno Thereau e compagni alle prese con i lavori più disparati, lo scopriremo a partire dalla partita Udinese-Juventus, dove i primi 3 dei 6 vincitori saranno sostituiti sul loro posto di lavoro da giocatori bianconeri mentre loro potranno vivere da protagonisti una domenica allo stadio.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Dieselgate Vw, Winterkorn al Bundestag: “Nessuno mi ha mai informato di quello che stava succedendo””

next
Articolo Successivo

Tesla, NHTSA: “l’incidente mortale non fu colpa della guida automatica”

next