“Ho visto le proteste ieri, ma se non sbaglio abbiamo appena avuto un’elezione! Perché queste persone non hanno votato? Le celebrità fanno male alla causa”. Sono i cinguettii del presidente americano Donald Trump che dal suo account Twitter commenta la marcia delle donne che nella sola Washington ha visto sfilare mezzo milione di persone, perlopiù donne. Numeri che non contano, per il tycoon, rispetto agli ascolti tv. “Wow, i dati sugli ascolti televisivi sono appena usciti: 31 milioni di persone hanno visto l’inaugurazione, 11 milioni in più rispetto ai buoni ascolti di 4 anni fa!”.
Sul palco della protesta di ieri hanno sfilato celebrità del mondo dello spettacolo e non solo. Michael Moore, che ha chiesto ai manifestanti di “telefonare al Congresso ogni giorno. Ogni giorno. Ed ecco il numero: 202-225-3121”. Poi hanno preso la parole molte altre stelle: da Scarlett Johansson a Ashley Judd, fino a Madonna. “Anche se non sempre sono d’accordo – ha twittato Trump -, riconosco i diritti della gente di esprimere i loro punti di vista. Le proteste pacifiche sono un marchio della nostra democrazia”.
A riaffermare il ruolo delle donne ci penserà anche la primo ministro del Regno Unito, Theresa May in vista dell’imminente faccia a faccia di venerdì con il presidente degli Stati Uniti. Incontrare Donald Trump nelle vesti di seconda premier britannica donna della storia e discutere con lui, “come primo ministro del Regno Unito, degli interessi che condividiamo” con gli Usa sarà il miglior modo di testimoniare “il ruolo delle donne nel mondo”. Così la May in un’intervista al talk show domenicale Bbc di Andrew Marr. Pur glissando sulla richiesta insistita di Marr di dare un giudizio su Trump alla luce delle manifestazioni promosse ieri contro di lui in varie città del mondo in nome dell’universo femminile, May ha poi aggiunto in risposta a un’ulteriore domanda: “Ho già detto in passato che alcuni commenti fatti da Donald Trump sulle donne sono stati inaccettabili”, ma sono commenti per i quali “lui stesso si è scusato”. Il capo del governo inglese porterà anche un invito al tycoon a compiere una visita di stato a Londra nei prossimi mesi, per incontrare in particolare la regina. La notizia è riportata da diversi media