"Non si fanno sconti a nessuno". Parole (e ordine) di Beppe Grillo, che ha firmato un post d'apertura sul suo blog per dettare la nuova linea 'pubblica' del Movimento 5 stelle. L'obiettivo, si legge nel post, è quello di evitare "di cadere nelle trappole giornalistiche o di danneggiare l'immagine del MoVimento 5 Stelle con uscite goffe e maldestre". E chi sbaglia paga
Interviste ai giornali e alle televisioni, apparizioni in tv, partecipazione agli eventi e anche i post sui social network. Tutte le “uscite comunicative” degli eletti M5s devono essere concordate con i responsabili della comunicazione del Movimento. Chi non si adeguerà a questa regola e, quindi, “danneggia il M5s”, incorrerà nelle sanzioni previste dal Regolamento: si va dai richiami alle sospensioni. Con un messaggio ben chiaro: “Non si fanno sconti a nessuno”. Parole (e ordine) di Beppe Grillo, che ha firmato un post d’apertura sul suo blog per dettare la nuova linea ‘pubblica’ del Movimento 5 stelle. L’obiettivo, si legge nel post, è quello di evitare “di cadere nelle trappole giornalistiche o di danneggiare l’immagine del MoVimento 5 Stelle con uscite goffe e maldestre“. E chi sbaglia paga.
La presa di posizione del leader del M5s è arrivata a pochi giorni dalle dichiarazioni dello stesso Beppe Grillo su Trump: “La politica internazionale ha bisogno di uomini di Stato forti come Donald Trump e Vladimir Putin“ avrebbe detto il leader, scatenando un mare di polemiche. Il condizionale, però, è d’obbligo, specie in virtù della successiva smentita di Grillo, secondo cui le sue parole sono state mal tradotte da chi le ha raccolte. Da qui, con tutta probabilità, il riferimento alle “trappole giornalistiche” contenuto nel post di oggi e la stretta alle uscite pubbliche degli eletti. Il post in questione, inoltre, è stata anche l’occasione per ribadire la linea del Movimento, che “non è né di destra né di sinistra” ha scritto Beppe Grillo. Un precetto che arriva nella stessa giornata in cui Roberto Fico spiega al Corriere della Sera: “Non siamo né trumpiani né salviniani, Dio ce ne scampi”. Al neo presidente americano, spiega il presidente della commissione Vigilanza Rai, “non do nessuna apertura di credito. Di certo non vado contro il voto popolare ed è sbagliato il coro dei media che non ha fatto che favorirlo. Ma se mi chiede se sono d’accordo sul muro per gli immigrati, le dico: assolutamente no. Sugli immigrati ci vuole apertura”. È per questo motivo che, sempre secondo Fico, il M5s “non fa alleanza con nessuno. E la Lega non sarebbe neanche l’alleanza più probabile: quando vedrà il programma sugli immigrati ci manderà al diavolo”.
Proprio ai programmi elettorali del M5s è dedicato il resto del post di Grillo. “I portavoce eletti del MoVimento 5 Stelle hanno un compito ben definito: dedicarsi al compimento del programma votato da 9 milioni di italiani alle politiche del 2013 – si legge nell’articolo di apertura del sito – Il programma per le prossime elezioni, come nel 2013, non sarà definito dai parlamentari (che pure hanno il compito di proporre dei punti da mettere in votazione), ma dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle come sta avvenendo in queste settimane per il programma energia in votazione su Rousseau“. Nessuna possibilità di manovra autonoma: Grillo lo scrive senza mezzi termini. “Chi non sarà d’accordo con il programma definito dagli iscritti, potrà perseguire (se riuscirà a essere rieletto) il suo programma in un’altra forza politica. Sono gli iscritti a dettare la linea politica del MoVimento – ha ricordato il leader – i portavoce devono semplicemente attuarla”.
Poi il chiarimento sulla natura del Movimento 5 Stelle, che “non è di destra né di sinistra, non è né un po’ più di destra né un po’ più di sinistra, non c’entriamo nulla con queste categorie ideologiche”. Partendo da qui, Grillo ha poi motivato la presa di posizione: “Quando parliamo di reddito di cittadinanza dicono che siamo di sinistra, anche se loro sono quelli del Jobs Act e dell’abolizione dell’articolo 18. Quando parliamo di sostegno alla piccola e media impresa dicono che siamo di destra – ha aggiunto – anche se sono loro quelli che le hanno affossate. Quando invece parliamo di taglio degli stipendi, allora siamo populisti. Questo è il motivo – ha specificato Grillo – per cui non faremo mai alleanze con i partiti che hanno devastato l’Italia negli ultimi decenni”.
Infine il capitolo sulle uscite pubbliche degli eletti. Che dovranno attenersi a una regola molto stretta: concordare praticamente tutto con i capi della comunicazione del M5s. Le parole di Grillo non lasciano spazio a interpretazioni alternative. “I responsabili della comunicazione del MoVimento 5 Stelle sono Ilaria Loquenzi, Rocco Casalino e Cristina Belotti, rispettivamente alla Camera, al Senato e in Parlamento Europeo, che si coordinano con Beppe Grillo e Davide Casaleggio – è scritto nel blog – Tutte le uscite comunicative dei portavoce (partecipazioni a eventi, interviste alla tv, interviste ai giornali, post sui social network riguardanti l’azione politica del MoVimento 5 Stelle e simili) devono essere concordate assieme a loro. Altrimenti si rischia di cadere nelle trappole giornalistiche o di danneggiare l’immagine del MoVimento 5 Stelle con uscite goffe e maldestre. Chi danneggia l’immagine del MoVimento 5 Stelle può incorrere nelle sanzioni definite dal Regolamento: richiami e sospensioni. Non si fanno sconti a nessuno”.