“Virginia Raggi? Ha ammesso di essersi fidata erroneamente di Marra. Vediamo che succederà”. Così a Dimartedì (La7) il deputato del M5S, Alessandro Di Battista, commenta l’invito a comparire per la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in merito alla questione della nomina del fratello di Raffaele Marra. “Nel Comune di Roma non è facile governare” – continua – “un dirigente su 4 è indagato. E’ molto complicato, ecco perché sin dall’inizio chiediamo tempo. Raggi ha sbagliato a mettere una firma, si vedrà, si è affidata a una persona sbagliata. Però è pur vero che questa nomina è stata immediatamente revocata. Ma non sarà la prima volta che un amministratore Cinque Stelle commetterà un errore”. E aggiunge: “Vorrei dire solo ai cittadini che qui non si tratta di denaro pubblico o di scelte che inficiano un diritto degli stessi cittadini. Raggi ha il dovere di fornire tutte le spiegazioni, ma si tratta di firme sbagliate e di nomina sbagliata, alle quali immediatamente si è posto rimedio. Noi abbiamo tutti contro. E’ una battaglia democratica. Ci accusano di essere violenti mentre noi stiamo incanalando una giusta rabbia dei cittadini”. Di Battista spiega poi la differenza della vicenda con quella dell’ex ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi: “Lì non c’era solo il problema dell’avviso di garanzia, ma anche quello degli appalti dati al fidanzato del ministro, appalti milionari riguardanti un territorio con pozzi di petrolio, come la Basilicata. Qua invece si tratta di una nomina a una persona che già era presente nel Comune di Roma che evidentemente non poteva essere fatta. Sono due cose diverse, perché quella romana non ha a che fare con la salute e il denaro dei cittadini”. Poi ribadisce: “Parlo spesso con la Raggi. Le abbiamo sempre detto sin dall’inizio che la vicinanza di questo personaggio come Marra non era buona. Lei ci diceva che era una persona incensurata e che si fidava di lui”. E sottolinea: “In 30 anni hanno accumulato a Roma 14 miliardi di debiti. Abbiamo diritto a un po’ di tempo per provare sistemare le cose? Poi io dico a tutti i cittadini: se non dovessimo riuscire, non rivotate il M5S a Roma. Ma abbiamo diritto a una possibilità, considerando che non ce ne fanno passare una? Dopo il no alle Olimpiadi a Roma, i giornali del gruppo Caltagirone ci massacrano”.
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