“Giulio Regeni è presente con noi. Ci aiuta nella nostra ricerca di verità. Non mollate, chiedete la verità insieme a noi”. A 365 giorni dall’omicidio in Egitto del ricercatore italiano, ancora senza mandanti né colpevoli, sono i genitori Claudio e Paola a lanciare un nuovo appello, in collegamento telefonico con la manifestazione nazionale organizzata alla Sapienza di Roma, con Amnesty International e altre associazioni. “Giulio era un ragazzo normale, studiava, scherzava. Oltre al male che ha ricevuto, quel che mi dispiace è che non possa più provare emozioni, il cuore della vita”, è stato il racconto della madre di Giulio Regeni, tra gli applausi di incoraggiamento della piazza
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