“Le nomine dei consiglieri del cda delle municipalizzate romane? Con Gianni Alemanno le modalità attenevano al potere decisionale del sindaco. Ignazio Marino è stato il primo a introdurre un criterio di analisi meritocratica sulla base di curricula“. E’ quanto ha affermato il funzionario del Comune di Roma, Salvatore Romeo, ex capo della segreteria della sindaca Virginia Raggi, nel corso della sua deposizione nel processo Mafia Capitale. Romeo, sentito come testimone nella 166esima udienza del maxiprocesso, ha spiegato ai difensori del ras delle coop, Salvatore Buzzi, e al pubblico ministero i criteri di designazione nelle municipalizzate della Capitale. “Su tutte tendenzialmente con Alemanno” – ha sottolineato – “le nomine avvenivano ‘intuitu personae’. Questo accadeva anche coi sindaci precedenti ad Alemanno“. Poi ha precisato: “Alemanno? L’ho incontrato una sola volta in giunta, per 30 secondi. Non ho mai avuto con lui altri contatti, tantomeno telefonici. Non lo conoscevo personalmente”