Carlo Sarro (Forza Italia) è componente della commissione giustizia ed ex componente della commissione Antimafia e per lui la presidente Rosy Bindi aveva chiesto le dimissioni. L'avvocato: "Naturale e scontato epilogo per una accusa fumosa e inconsistente"
Il gip del Tribunale di Napoli Egle Pilla ha deciso l’archiviazione dell’accusa di turbativa d’asta ipotizzata dalla Procura di Napoli nei confronti del deputato Carlo Sarro, coinvolto nell’inchiesta sulla gara di affidamento del servizio di manutenzione delle reti idriche di alcuni comuni delle province di Napoli e Salerno. Carlo Sarro (Forza Italia) è componente della commissione giustizia ed ex componente della commissione Antimafia e per lui la presidente Rosy Bindi aveva chiesto le dimissioni.
“Con l’accoglimento da parte dei gip della richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura – commenta l’avvocato Vincenzo Maiello – trova il naturale e scontato epilogo una accusa fumosa e inconsistente in relazione alla quale era stata disposta una misura cautelare che il tribunale del Riesame prima e la Corte di Cassazione poi avevano ritenuto priva dei requisiti minimi di configurabilità del reato”. “Prendiamo atto, – continua l’avvocato – non senza mesta soddisfazione, che la Procura ha riconosciuto come l’unica fonte di prova a carico provenisse da un soggetto animato da palesi motivi di astio e di rancore verso l’onorevole Sarro. Restano il rammarico e lo sconforto per i considerevoli contraccolpi politici e professionali provocati dal lungo tempo di incubazione di una accusa che già a un primo sommario vaglio evidenziava, manifesti limiti di sostenibilità”