di Alberto Marini
18 anni, liceo Plinio il Giovane, Città di Castello (Perugia)

31592279853_57db68d34e_zGuardando il muro dell’ex ghetto di Podgorze ho visto le mura che si vogliono costruire in Europa e in America. Oggi si vogliono alzare per attirare il consenso dell’elettorato ma continuano a rappresentare una chiusura. In una società alla ricerca della globalizzazione dovremmo costruire ponti non muri. L’attualità ci rimanda ad Auschwitz ogni volta che vediamo le terribili atrocità che avvengono nella storia a partire dal terrorismo alla violenza contro le donne. La violenza contro le persone non è scomparsa. Questo luogo è l’espressione della massima cattiveria umana che fa parte della nostra storia: dietro le cifre che sono state trasmesse degli ebrei, dei rom, dei prigionieri politici uccisi c’erano uomini e donne. Stiamo parlando di ciò che è avvenuto settant’anni fa, non nella preistoria.

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