Costa Concordia: Schettino e non solo. Si attende la Cassazione – Trentadue morti tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Dopo cinque anni, le famiglie delle vittime sono vicine al ricevere giustizia. La Cassazione si esprimerà il 20 aprile.
Secondo la Procura la pena più giusta per il comandante Francesco Schettino è di 26 anni, perché quella sera ci fu – sostenne il pg Giancarlo Ferrucci in appello – la colpa cosciente. In appello, Schettino è stato condannato a 16 anni. Per la difesa le colpe andrebbero distribuite con gli altri membri dell’equipaggio, quasi tutti usciti dal processo con un patteggiamento. La Costa Concordia urtò uno scoglio a pochi metri dall’isola del Giglio la sera del 13 gennaio 2012, durante il rito dell’inchino. Schettino abbandonò la nave prima che tutti i passeggeri venissero evacuati, mentre la nave da crociera – con una falla di 70 metri su una fiancata – si inclinava. Secondo diversi avvocati delle parti civili, “quello della Concordia è il naufragio del secolo. Possibile che sia stata accertata la colpa di una sola persona?”.