Sid Vicious moriva il 2 febbraio del 1979. Proprio in questi giorni si celebra dunque l’anniversario della sua morte e più in generale i quarant’anni della nascita del Punk.
Il 1976 fu l’anno della rivoluzione; proprio in quel periodo i Sex Pistols rompevano il muro dell’indifferenza attraverso il suono grezzo delle chitarre; il senso dell’orientamento di un’intera generazione venne improvvisamente a mancare, grazie alle pulsioni cangianti scaturite da nuove sonorità. Nasceva il Punk. Un fenomeno generazionale.
Sid Vicious suonava il basso “quasi per caso”, era comunque un personaggio fuori dagli schemi, le sue performance, oltre a caratterizzarlo fortemente, lo resero celebre in tutto il Regno Unito. Erano gli anni in cui chiunque avesse avuto qualche cosa da dire in ambito, avrebbe potuto realizzarsi, anche a scapito della musica stessa.
Vicious incarnava inequivocabilmente l’estetica del periodo, la sua figura era inscritta all’interno di un manifesto epocale, le cui parole per descriverlo erano rivolte verso una generazione votata all’autolesionismo. Era nichilista e autodistruttivo, ma soprattutto distante da ciò in cui il successo stava tentando di trasformarlo. Rifiutava lo status di rockstar: “La grande truffa del Rock’n’Roll” riguardava la band.
Occorre fare un passo indietro e ricordare come la sua compagna di allora, Nancy Spungen, ebbe un ruolo fondamentale nella vita e nella morte del rocker. Nell’autunno 1977 Nancy arrivò a Londra alla ricerca di un amico musicista. In quegli stessi giorni Sid Vicious divenne parte integrante dei “Pistols” poiché Glen Matlock venne cacciato dal gruppo. Un amico racconta: “Si incontrarono a un party e verosimilmente, si innamorano l’una dell’altro“. Nel giro di qualche settimana divennero inseparabili. A quei tempi Sid Vicious era già tossicodipendente e il legame con Nancy (anche lei tossicodipendente) non fece che peggiorare le cose.
Nel 1978 Vicious si trasferì con la compagna a New York. Le cronache narrano come il cantante, nonostante i ripetuti tentativi di disintossicazione, stesse sempre peggio, e che dopo un’overdose, poco prima di partire per New York, venne ricoverato in fin di vita. Di lì a poco, invece, si sarebbe compiuto il destino di Nancy. Il 12 ottobre 1978, al Chelsea Hotel, la Spungen venne trovata morta. All’interno della stanza numero 100, si consumò inesorabilmente la storia d’amore tra Sid Vicious e Nancy Spungen. Incolpato della morte di Nancy, il rocker, venne arrestato e successivamente rilasciato su cauzione in attesa di processo. Sebbene il cantante avesse dichiarato di averla uccisa “perché sono un cane bastardo“, a queste latitudini, ci piace pensare che non sia stato lui. A questo proposito lo scrittore Alan Parker regala speranze. Nel libro “Vicious: too fast to live” cerca di ricostruire con cura gli eventi di quella notte di ottobre, avanzando l’ipotesi che fosse innocente. Secondo Parker il vero assassino della fidanzata di Sid sarebbe uno spacciatore e aspirante attore newyorkese, Rockets Redglare, anch’egli morto qualche anno fa.
Il 2 febbraio 1979, a soli 21 anni, Sid Vicious venne trovato morto. Accanto al corpo, un biglietto con la richiesta di spargere le sue ceneri sulla tomba di Nancy Spungen. A oggi non si conosce il luogo di sepoltura di Sid. I funerali vennero celebrati in forma strettamente privata per evitare problemi di ordine pubblico.
Il solito dj qualunque a quarant’anni dalla nascita del Punk tiene a omaggiare una figura cardine del periodo.
9 canzoni 9 … riottose
Lato A
God Save the Queen • Sex Pistols
Carcass • Siouxsie and the Banshees
Dum Dum • Butthole Surfers
New Rose • The Damned
Lato B
Riot • Uk Subs
What Do I Get • Buzzcocks
Remote Control • The Clash
California Über Alles • Dead Kennedys
Sheena Is a Punk • Ramones