In tempi di crisi economica ci sono pochissimi settori che continuano a crescere e ancora meno quelli che hanno bisogno di assumere nuovi dipendenti. Problemi che però non sembrano sfiorare l’industria delle armi. Kalashnikov, la nota azienda russa che ha inventato l’AK-47, ha bisogno di aumentare il proprio personale del 30% perché, spiegano dagli uffici di Mosca, “non riusciamo a coprire tutti gli ordini”.
La società che produce uno dei fucili d’assalto più venduti al mondo conta attualmente 5.500 dipendenti ma ne ha bisogno di almeno altri 1.700 nel 2017. L’obiettivo è quello di coprire le richieste inevase dai clienti internazionali: verranno quindi assunte varie figure professionali, dagli ingegneri agli operai semplici. “In seguito alla crescita dei volumi di produzione, che è stata sostenuta dall’aumento del numero di commesse dall’estero, è stato deciso di aumentare il numero degli addetti”, ha dichiarato Alexey Krivoruchko, amministratore delegato di Kalashnikov Group. “La sfida che abbiamo di fronte – ha ricordato – è il crescente numero di ordini. Per soddisfarli, fino all’aprile 2017, la produzione sarà organizzata in tre turni”. Il kalashnikov prende il nome dall’ingegnere sovietico e militare dell’Armata Rossa Michail Timofeevič Kalašnikov, che lo inventò nel 1947, disegnando il progetto nella camera di ospedale dove si stava riprendendo dalle ferite di guerra. L’ingegnere è morto il 23 dicembre 2013 a 94 anni.